La crisi colpisce anche il mondo della pesca. La pandemia non risparmia alcuna categoria e anche chi vive di mare ne è vittima. Il settore è drammaticamente in crisi, né giungono sostegni dalla Regione o dai comuni.

«Nessuno è disposto ad accogliere il grido d’allarme dei piccoli pescatori e qui, a Corigliano-Rossano, in particolare, avvertiamo anche la lontananza dell’amministrazione comunale, in questa grave emergenza, per non aver realizzato il “mercatino ittico al consumo, anche provvisorio" e non aver ancora risolto la presenza “legale” delle piccole imbarcazioni dei pescatori sulla spiaggia». Chi parla è Salvatore Martilotti, coordinatore del Comitato pescatori Calabria, che sottolinea il momento difficile che sta vivendo la categoria.

Non ci sono risposte neanche alla manifestazione di interesse a cui il comitato ha aderito il 21 febbraio scorso dove è stata presentata una idea-progetto di sviluppo della piccola pesca artigianale, oltre alla possibilità di tentare di costituire il Comitato promotore del “FLAG Corigliano-Rossano” per concorrere, nella prossima programmazione, a gestire da protagonisti e con competenze tutte di Corigliano-Rossano uno strumento strategico della nostra economia costiera.

Lotta al divieto di occupare la spiaggia con le piccole imbarcazioni 

I piccoli pescatori artigianali sono stati denunciati e portati in Tribunale per aver occupato dieci metri di demanio marittimo per ogni piccola imbarcazione sulla spiaggia antistante il Borgo marinaro di Schiavonea; è stata chiesta nel corso degli anni una soluzione “transitoria e provvisoria” per uscire dall’illegalità e consentire, soprattutto in questa lunga emergenza sanitaria, lo svolgimento dell’attività nel pieno rispetto della legalità. Ma nulla è stato ottenuto.

«Il Comune - afferma Martilotti- avrebbe dovuto realizzare e organizzare tutti i servizi previsti e i piccoli pescatori avrebbero dovuto chiedere, semplicemente, i pochi metri necessari di demanio marittimo per tirare a secco sulla spiaggia le piccole imbarcazioni».