"Nuovi modelli di organizzazione del lavoro per la conciliazione” è stato il tema del confronto promosso dall’Ufficio per il Partenariato della Regione Calabria alla cittadella regionale, sulle misure adottate in materia e quelle in programma, sui modelli organizzativi possibili e sull’evoluzione del quadro normativo del lavoro alla luce delle novità introdotte dalla legge 81 del 2017, con particolare attenzione al ruolo delle tecnologie digitali e delle competenze digitali per il diffondersi dello smart working, o lavoro agile. Lo smart working, infatti, rivoluziona l’organizzazione del lavoro sia nella pubblica amministrazione che nelle imprese, eliminando il vincolo del luogo in cui deve essere svolta la prestazione, e si rivela una soluzione efficace per le donne lavoratrici ma non solo, utile a tutti per agevolare la conciliazione tra i tempi di lavoro e di vita personale.

 

«Ben vengano le nuove opportunità in tema di organizzazione del lavoro che includono strumenti per garantire un adeguato equilibrio tra tempi di lavoro e tempi individuali: le stiamo prevedendo nel campo dei bandi sulle politiche attive del lavoro ma soprattutto stiamo creando una rete solida perché questo accada». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, intervenendo all'incontro, moderato dalla Presidente della Commissione pari opportunità della Regione Cinzia Nava, a cui ha preso parte anche l'assessore al Lavoro Angela Robbe.

 

«L'innovazione tecnologica - ha aggiunto Oliverio - è una delle priorità del nostro governo, non a caso stiamo pubblicando il bando sulle competenze digitali con cui formeremo duemila professionisti con assoluta certezza di sbocchi occupazionali». Secondo l'Assessore Robbe le nuove forme di lavoro “agile” o “smart working”, che prevedono nuove modalità di applicazioni lavorative in parte in azienda e in parte a casa, favoriscono soprattutto quelle persone e in particolare le donne che per esigenze familiari spesso decidono di passare dal tempo pieno al part time. Promuovere questi strumenti aiuta a mantenere il lavoro ma anche a vivere nei propri luoghi evitando talvolta lo spopolamento. «Dobbiamo diffondere questa cultura, lo faremo anche attraverso il nostro piano del lavoro, contaggiando soprattutto le imprese e i lavoratori».

 

Il dirigente al Lavoro Roberto Cosentino ha spiegato alcune azioni della Regione sulla conciliazione del lavoro e più in generale nel campo delle politiche attive. Mentre Rosa Conforti del Dipartimento Programmazione ha illustrato l'imminente Avviso Pubblico per la concessione di contributi per la realizzazione di misure di welfare aziendale e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. «Un bando – ha detto – che ha la finalità di sostenere l’occupazione femminile e l’inclusione attiva delle donne e promuovere l’integrazione di interventi a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro». All'incontro sono intervenuti il Presidente dell’Associazione regionale Giuslavoristi italiani Massimo Cundari e la docente Unical MariaTeresa Nardo.