La Calabria ha la fortuna di fregiarsi di quattro prodotti con certificazione comunitaria dop: salsiccia, soppressata, pancetta e capocollo. Tuttavia la produzione necessita di acquisire ancora tecnologie e competenze specifiche
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Promosso dall’Unical dipartimento Dimeg, dall’Accademia delle Tradizioni enogastronomiche di Calabria e dall’Onas (organizzazione nazionale assaggiatori di salumi) il simposio “Aspetti multidisciplinari per il miglioramento della qualità dei salumi”.
La produzione dei salumi in Calabria ha lasciato da un po’ il recinto dell’artigianalità per inoltrarsi in quello dei grandi mercati internazionali, ci sono aziende calabresi che hanno abbondantemente superato i dieci milioni di euro di fatturato in un comparto che conta migliaia di addetti, attraversando trasversalmente più settori, agricoltura, impiantistica, industria, con un importante indotto. Eppure il sistema produttivo ha bisogno di acquisire ancora tecnologie e competenze specifiche, di questo si parlerà nella giornata di studio organizzata a Rende per il prossimo sabato. Lo riferisce una nota stampa.
La Calabria, ha la fortuna di fregiarsi di quattro prodotti con certificazione comunitaria dop, salsiccia, soppressata, pancetta e capocollo, Stefania Rota, che sarà presente, è la neoeletta rappresentante del consorzio di tutela, la valorizzazione degli stessi passa per una seria politica di sviluppo e comunicazione, Bianca Piovano, presidente nazionale Onas lo ribadisce in ogni sua visita in Calabria, sottolineando l’importanza della profilazione sensoriale delle produzioni dop calabresi. Un settore troppo importante, quello dei salumi, per essere lasciato in mano all’improvvisazione. Giorgio Durante uno degli artefici della valorizzazione commerciale dei salumi di suino nero, dopo il recupero della razza per merito dell’Arsac, sull’argomento ha le idee chiare, tradizione, innovazione, e comunicazione sono inscindibilmente le linee guida da adottare per una seria politica di valorizzazione delle produzioni norcine calabresi. I relatori provenienti da tutta Italia, proveranno a stimolare i produttori e gli operatori, registratisi in massa per la giornata di studio, su alcuni importanti temi relativi al miglioramento della qualità dei salumi.
Oltre ai già citati saranno presenti: il professor Domenico Britti, professor Bruno Amantea, il dottor Ugo Cavalcanti, la dottoressa Stefania Oliverio, la professoressa Monica Rosa Loizzo, il dottor Benito Scazziota, e il professor Giovanni Mirabelli, (promotore di un Master “Qualità e Sicurezza nell'Industria alimentare (Qua.S.I.A)”) dipartimento Dimeg dell’Unical.