«Se non cresce il Mezzogiorno non cresce neanche l'Italia e non cresce il ruolo dell’Italia all’interno dell’Europa». È questo il leit motiv della manifestazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil, in programma domani a Reggio Calabria con la partecipazione dei leader nazionali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.


“#Futuro al lavoro, Ripartire dal Sud per unire il Paese” è il titolo di una mobilitazione che richiamerà, in riva allo Stretto, migliaia di lavoratori, precari, disoccupati, pensionati, amministratori pubblici, il mondo dell’associazionismo e del volontariato, per sollecitare al governo nazionale «una seria politica industriale, investimenti e rilancio del Mezzogiorno» e chiedere un riequilibrio territoriale delle risorse: alla vigilia della manifestazione, fonti sindacali stimano in oltre 20mila le presenze di domani a Reggio Calabria, e parlano di 250 pullman in procinto di arrivare da tutto il paese nella città dello Stretto.


Molteplici sono i temi al centro della piattaforma unitaria delle rivendicazioni che Cgil, Cisl e Uil declineranno all'indirizzo del governo dalla piazza reggina, a partire da un piano straordinario di investimenti e per il lavoro nel Mezzogiorno per arrivare al no a un’autonomia differenziata che, a parere delle organizzazioni sindacali, rischia di colmare il gap tra le diverse aree del Paese penalizzando le regioni economicamente più deboli come quelle meridionali. Nei giorni scorsi i vari leader di Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale e regionale hanno spiegato che «se il governo non darà risposte e non aprirà un confronto vero in vista della prossima Legge di Bilancio, la mobilitazione continuerà».


Alla piattaforma si aggiungeranno anche le rivendicazioni dei sindacati per la realtà specifica della Calabria, come lo sblocco delle assunzioni e gli investimenti nella sanità, la lotta alla disoccupazione e il contrasto alla povertà, la lotta alla ‘ndrangheta, lo sblocco di infrastrutture strategiche al momento bloccare e il rilancio del porto di Gioia Tauro e della Zona economica speciale. Sul piano dell’organizzazione, domani la manifestazione a Reggio Calabria partirà alle 9,30 con un corteo da piazza De Nava, dov’è previsto il concentramento dei manifestanti: percorrendo Corso Garibaldi, il corteo raggiungerà Piazza Duomo, dove, dalle ore 11, prenderanno la parola i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, inoltre non sono esclusi anche altri interventi dal palco, in particolare testimonianze di protagonisti di vertenze occupazionali particolarmente sentite nel Mezzogiorno ed emblematiche del dramma occupazione nel Sud.

 

Molte le adesioni istituzionali, soprattutto dalla Calabria, alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil: domani, a Reggio, sfileranno il governatore Mario Oliverio e l’intera Giunta regionale, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, esponenti dei vari gruppi in Consiglio regionale, inoltre in prima fila ci saranno molte amministrazioni locali, come quella della Città Metropolitana di Reggio Calabria guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, e tanti altri sindaci della Calabria e del Mezzogiorno. In corteo anche una delegazione del Pd guidata dal segretario nazionale Nicola Zingaretti.