Giudizi positivi da parte di uno dei protagonisti della produzione vitivinicola regionale, con grande esperienza anche sui mercati esteri
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Antonio Iuzzolini non ha dubbi: l’edizione 2025 del Vinitaly è stata straordinaria per la Calabria, terra nobile e antica che produce vino da millenni. Una voce autorevole, forte del prestigio delle etichette prodotte e di un’affermazione ormai consolidata sui mercati nazionale e internazionale. Antonio Iuzzolini è un imprenditore cauto e di grande esperienza, sempre presente assieme ai fratelli in cantina, a Cirò Marina, per curare ogni minimo dettaglio.
Il vino può raggiungere traguardi eccelsi solo se si sa valutare ogni singolo particolare: dalla vigna alla vinificazione, dalla maturazione nelle botti di legno all’imbottigliamento e all'affinamento in bottiglia, dalla scelta dei lieviti alle temperature controllate, senza trascurare il rapporto, umano e sempre professionale, con i clienti che rappresentano il vero patrimonio di un marchio vincente. Parlare con Antonio o con suo fratello Pasquale durante questa kermesse veronese non è stato semplice: dalle prime ore del mattino e fino a sera il loro stand è stato letteralmente assediato da operatori, importatori, esperti ed anche semplici curiosi o affezionati ai vini del gruppo che comprende anche il brand Fattoria San Francesco. Tutti i tavolini sempre occupati, fra saluti, strette di mano, trattative, spiegazioni e soprattutto degustazioni. I rapporti di una vita di lavoro condensati in quattro giorni di attività intensissima. Certo, anche la comunicazione specializzata ha un ruolo importante, per cui uno spazio lo abbiamo trovato per una chiacchierata sincera e utile per capire quale sia lo stato d’animo dei nostri vitivinicoltori rispetto alle grida dell’informazione globale. Da un lato il mondo che parla, spesso a vanvera, dall’altro la gente che lavora sodo.
Antonio Iuzzolini è stato tanfo fermo quanto deciso: per i vini di qualità, riconoscibili in termini di affidabile appartenenza ad uno specifico territorio, c’è sempre uno spazio enorme, c’è tanto da seminare e raccogliere, con fiducia e passione. Il vino è cultura, è arte, è un alimento vivo e non un prodotto industriale, per cui chi ci si avvicina non lo fa pensando al prezzo. Certo, i mercati, i distributori, i venditori sono attenti anche alle dinamiche economiche, com’è naturale che sia. Ma con un calice in mano le domande su un rosso, un bianco o un rosato riguardano prima di tutto i vitigni, il posizionamento delle vigne, le caratteristiche del territorio di provenienza, i metodi di vinificazione, il bouquet aromatico… Il vino è gioia, è voglia di vivere intensamente, è spinta alla socializzazione e alla condivisione.
Antonio Iuzzolini è letteralmente entusiasta per i risultati di questo nuovo appuntamento con la kermesse veronese: tanta gente, tanto calore, tanta energia. L’onda lunga delle etichette di successo di Tenuta Iuzzolini (si pensi ad esempio al Madre Goccia, al Maradea, al Lumare, al Muranera…) continua ad avanzare senza sosta, premiando i sacrifici di più generazioni volti, senza dubbio alcuno, ad ottenere il meglio. Ma verso il traguardo più significativo, che è quello di una Calabria finalmente sulla strada giusta, la visione diventa collettiva, superando quelle tare di individualismo esasperato che hanno provocato, nel tempo, solo danni. Si cresce insieme! Alla fine dell’intervista, anche televisiva, un brindisi e l’anticipazione di novità che, prevedo, lasceranno ancora una volta il segno.