La presenza della Calabria al Vinitaly edizione 2025 è stata massiccia, sia per il numero di aziende espositrici, circa cento, sia per il livello delle figure istituzionali e politiche che hanno inteso far sentire la propria vicinanza a uno dei comparti più floridi della regione.

Il parlamentare calabrese Domenico Furgiuele, della Lega, ha visitato a lungo la collettiva proposta dalla Regione e da Arsac, fermandosi a dialogare con diversi vitivinicoltori o produttori di amari, presentandoli anche a parlamentari provenienti da altre regioni che hanno avuto modo di apprezzare il notevole livello qualitativo raggiunto. «Partecipare al Vinitaly da parlamentare della Repubblica è stata un’esperienza intensa e gratificante. Essere al fianco delle eccellenze calabresi mi ha riempito d’orgoglio e rafforzato il legame con la mia terra» – ha affermato.

«La Calabria, con la sua storia millenaria fatta di passione, sacrificio e tradizione, oggi si racconta in modo nuovo. Una narrazione positiva, concreta, che prende forma - ha aggiunto Furgiuele - grazie all’impegno di un governo regionale illuminato. Dal Gaglioppo al Greco Bianco, dai vitigni autoctoni ai produttori coraggiosi: la nostra terra conquista l’Italia e il mondo. Dietro ogni etichetta c’è un pezzo di Calabria, un’identità forte, un popolo fiero. Il vino calabrese non è solo un prodotto, è cultura, è territorio, è futuro. A Verona ho visto aziende che crescono, giovani che investono, famiglie che tramandano saperi antichi. Il comparto vitivinicolo rappresenta una leva strategica per lo sviluppo e l’occupazione. È nostro dovere sostenerlo con strumenti normativi adeguati, semplificazione e promozione. La politica deve mettersi al servizio, non ostacolare chi crea valore».

Furgiuele, ringraziando i colleghi parlamentari del Veneto e della Sardegna per aver visitato l'area espositiva calabrese, ha concluso: «Continuerò a seguire da vicino questo settore straordinario. Sarò sempre uno strumento a disposizione della Calabria e dei suoi protagonisti migliori. Credo in una Calabria che non si piange addosso, ma si rialza e si afferma con dignità. E al Vinitaly, questa Calabria, l’ho vista tutta».