Nel corso di un convegno sul tema tenutosi all’Università Mediterranea è stato rimarcato il rischio sismico della regione. L’evento catastrofico del 1908 provocò 120mila morti tra Reggio e Messina
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
La Calabria è tra le regioni a più alta sismicità dell'intero pianeta, come testimoniano i numerosi terremoti distruttivi che si sono verificati nel passato. Tra questi il terremoto del 1908 è considerato uno degli eventi più catastrofici della storia dell'umanità che rase al suolo le città Reggio e Messina provocando 120.000 morti. Di questo tema si è parlato nel corso del convegno sul tema "Gli effetti del terremoto sul territorio e sulle costruzioni", svoltosi all'Università Mediterranea di Reggio Calabria.
«Da quando in Italia a partire dagli anni '70 è stato affrontato lo studio dei terremoti con approccio scientifico - è emerso nel corso del convegno, secondo quanto riferisce una nota - le ricerche sono state indirizzate cercando di prevedere il verificarsi di un evento sismico. A distanza di molti anni tuttavia tali studi non hanno portato a risultati tangibili: l'approccio di ricerca è rimasto sostanzialmente empirico. Sul nostro pianeta si verificano, in media, ogni anno, almeno due terremoti catastrofici che causano un numero elevato di vittime. In ottica della riduzione del rischio sismico, piuttosto che concentrare gli sforzi sulla previsione dei terremoti o sulla gestione delle emergenze, attività estremamente dispendiose, è più opportuno e molto più economico rivolgere le attività verso azioni preventive, sicuramente più convenienti ed efficaci". "Le strategie preventive - conclude la nota - possono essere attuate attraverso la stima della pericolosità sismica e la valutazione della vulnerabilità e dell'esposizione al rischio sismico di strutture e infrastrutture».
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, Carlo Tansi, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha relazionato sul tema "I rischi naturali in Calabria: cause e rimedi", Raffaele Pucinotti, dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, che ha parlato delle "Norme Tecniche delle Costruzioni 2018: Edifici Esistenti", e Mario De Stefano, dell'Università degli Studi di Firenze, intervenuto sul tema "Comportamento e progettazione di edifici irregolari".