Nel borgo antico di Casignana, a 100 anni dal massacro passato alla storia come “i fatti di Casignana”, un incontro tra istituzioni locali e cittadinanza ha voluto ricordare quel tragico evento analizzando le fasi che portarono ai tumulti che interessarono la zona ionica calabrese, in un contesto nazionale che, post prima guerra mondiale, attraversò tra il 1919 e il 1920 il cosiddetto biennio rosso, caratterizzato da una serie di lotte operaie e contadine che, a Casignana, raggiunsero l’apice nel 1922 con il noto eccidio.

Da un lato i contadini che chiedevano indipendenza economica rivendicando l’assegnazione dei terreni incolti, dall’altro i proprietari terrieri, nel mezzo uno Stato poco attento che non riuscì ad evitare il triste epilogo che registrò, a seguito di una sparatoria, 3 morti (il vicesindaco socialista Pasquale Micchia e i contadini Girolamo Panetta e Rosario Conturno), 6 gravi feriti e diverse decine di feriti lievi

Tra i presenti al tavolo dell’incontro Giuseppe Rocco Celentano, sindaco di Casignana; il vicesindaco Franco Crinò; Agata Mazzitelli, consigliere con delega alla cultura; Vincenzo De Angelis, medico di Brancaleone; Domenico Romeo, deputato della deputazione Storia patria per la Calabria; il presidente del Gal Terre Locridee Francesco Macrì; Domenico Calabria, presidente del caffè letterario “Mario La Cava”; Antonio Blandi, responsabile della cooperativa sociale Officina delle idee e il regista Andrea Belcastro.

«Non vogliamo essere una società senza padri e senza maestri - si legge in una nota ufficiale degli organizzatori - coltiviamo la storia con cura, la rivediamo nei suoi giorni bui ed in quelli luminosi. Il nuovo mondo esiste perché ha frequentato le lezioni della storia. Non si è esaurito, ad esempio, con le stragi che ha patito e visto».

Pagine di storia raccolte con dedizione in un piccolo volume dall’avvocato Domenico Romeo, che illustra gli avvenimenti tramite le descrizioni della stampa dell’epoca, ma la tematica è nota anche grazie al romanzo capolavoro dello scrittore di origini bovalinesi Mario La Cava, intitolato proprio “I fatti di Casignana”.

L’incontro svoltosi a Casignana ha inoltre dato l’opportunità di assistere alla proiezione del trailer di un documentario dal titolo "Casignana il profumo del tempo", ideato e prodotto da Antonio Blandi con la regia di Andrea Belcastro e la collaborazione di Dario De Luca e Francesco Aiello. Un documentario che, in linea con l’intento dell’incontro, si pone l’obiettivo di recuperare la memoria e un patrimonio culturale identitario imprescindibile per la crescita umana e conseguentemente del territorio.