Giancarlo Cauteruccio, calabrese di Marano Marchesato, è regista-scenografo-artista visivo, è riferimento all'estero per la sua particolare poetica basata sul rapporto tra arte e tecnologia. Il suo Teatro di Luce, gli ambienti video, e le performances sul paesaggio appartengono ad una sperimentazione avviata fin dalla fine degli anni '70. Adottivo di Firenze è da sempre elemento di rottura e raccordo per chi ha sempre cercato “semplicemente” la sua strada, anche quando fosse contro corrente o senza approdi.

Cauteruccio ha deciso di portare gli artisti sulla spiaggia di Cutro: una «messa laica» a un mese dal naufragio. Ancora meglio una chiamata alle arti, un giorno intero per celebrare sulla spiaggia di Steccato di Cutro la messa laica dopo il naufragio del 26 febbraio scorso.

Non poteva farne a meno, Giancarlo Cauteruccio tornato nella sua Calabria da 2 anni, dopo 40 trascorsi appunto a Firenze dove, da attore, drammaturgo e regista ha fondato la compagnia Krypton anticipando il connubio stretto tra teatro e tecnologia. Impossibile citare uno ad uno i tantissimi attori, artisti, autori e sodali che da questa mattina alle 12 si stanno scambiando il testimone dei microfoni e, soprattutto, dei sentimenti.