È stato formalmente istituito oggi, presso il ministero dell’Istruzione, il comitato di esperti che avrà il compito di formulare e presentare idee e proposte per la scuola con riferimento in particolare all'emergenza sanitaria in atto. Un’occasione anche per guardare al futuro ed intervenire allo scopo di migliorare il sistema scolastico nazionale.

 

Diciotto esperti che, a titolo gratuito ed in carica fino al 31 luglio, studieranno il modo in cui far ripartire la scuola per il prossimo anno scolastico, tenendo sempre conto della situazione epidemiologica. Ma si occuperanno anche di edilizia scolastica, innovazione tecnologica, formazione del personale docente, sviluppo della rete dei servizi di educazione e di istruzione a favore dei bambini al di sotto dei sei anni. Le proposte presentate dal comitato, guidato da Patrizio Bianchi, ordinario di Economia e Politica industriale presso l'Università di Ferrara, saranno poi vagliate dai vertici del Ministero.

 

«L’emergenza – ha spiegato la ministra Lucia Azzolina - ha ricordato a tutti la centralità del sistema d’istruzione. Ma ha anche evidenziato le criticità che la scuola italiana sconta da anni. Troppi anni e troppi ritardi. Digitalizzazione, formazione, edilizia: priorità su cui non può più esserci alcuna esitazione. Un esempio: quando due anni fa da parlamentare ho iniziato a parlare di classi pollaio e presentato una proposta di legge, in pochi hanno raccolto l’urgenza di quel tipo di intervento. Oggi invece tutti si accorgono che con un’emergenza sanitaria in corso la composizione troppo numerosa delle classi è un ostacolo non solo per la didattica ma anche per la sicurezza. È arrivato il momento di lavorare sul dopo. E dobbiamo farlo subito».

 

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