VIDEO | Il tema dell'edizione 2022 incentrato sulla nozione di tecnica. Nella Locride studenti e studiosi provenienti dalle maggiori università italiane
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È stato il concetto di “tecnica” il tema di fondo sul quale si è dibattuto nel corso dei 25 appuntamenti della tredicesima edizione della scuola estiva di filosofia “Remo Bodei” di Roccella Jonica. La manifestazione, diretta da Bruno Centrone, si è articolata attraverso lezioni mattutine, laboratori sui testi e inviti alla lettura pomeridiani, incontri pubblici serali che si sono tenuti in contesti e spazi diversi. «Ho affrontato il tema di quest’anno partendo da Aristotele – ha spiegato Arianna Fermani, dell’Università di Macerata – dove la tecnica rappresenta una delle cifre dell’essere umano, ciò che permette la sua realizzazione di vita e di opere, e abbiamo provato a scandagliare nozioni di tecnica, di produzione e di fabbricazione e di lavoro, mostrando come gli antichi ci parlino, non solo a noi ma di noi, e come i loro insegnamenti possano essere utili anche a noi oggi per realizzare una vita buona, bella e felice».
La Scuola è stata animata da studiose e studiosi provenienti dalle maggiori università italiane, non solo esperti di filosofia ma anche personalità di spicco del mondo degli studi classici e della fisica. Un progetto libero e autofinanziato attraverso la campagna online “Think Sharing” con lo scopo di sostenere l’iniziativa, organizzato dall’associazione Scholè in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Università di Macerata.
«Il bilancio è sicuramente positivo – sostiene il coordinatore della manifestazione Angelo Nizza – sono giunti a Roccella tanti ragazzi da tutta Italia. Abbiamo fatto oltre 50 iscritti e siamo riusciti a creare una situazione nella quale si coniuga la filosofia, la scienza, la riflessione culturale e anche un’attività dinamica per quanto riguarda l’economia locale, un aspetto da non sottovalutare nella misura in cui l’economia è il risultato di un’attività culturale e non il contrario, e di questo siamo orgogliosi».