L'appuntamento, dal 3 al 5 ottobre all’Università Magna Grecia di Catanzaro, vedrà la partecipazione di esponenti di spicco da tutta Italia. Presente anche il professor Berent Prakken dell'Università di Utrecht in Olanda
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Si terrà per la prima volta in Calabria, dal 3 al 5 ottobre, il convegno nazionale del gruppo di studio di Reumatologia pediatrica della Società italiana di pediatria, giunto alla diciassettesima edizione. «Si tratta – afferma la dottoressa Maria Cirillo, reumatologa pediatrica dell’Ospedale “A. Pugliese” di Catanzaro, organizzatrice e presidente del Congresso – del più importante appuntamento in Italia per chi si occupa di Reumatologia Pediatrica». Il convegno - che partirà domani, giovedì 3 ottobre, alle ore 15 - si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e vedrà la partecipazione degli esponenti di spicco delle più prestigiose Scuole Reumatologiche Pediatriche Italiane, da Genova a Brescia, da Firenze a Roma, per citarne solo alcune. Quest’anno prenderà parte ai lavori anche un reumatologo di fama internazionale come il prof. Berent Prakken, dell'Università di Utrecht in Olanda, che terrà una lettura magistrale sabato 5 ottobre alle ore 9.
Presenti medici da tutta Italia
«L’importanza di celebrare in Calabria un evento del genere – prosegue la presidente del convegno - nasce dal fatto che ancora le malattie reumatologiche pediatriche sono poco conosciute e il piccolo paziente va incontro ad una vera e propria odissea, vagando da uno specialista all’altro, a volte per anni, prima di giungere a una diagnosi della propria malattia. Pertanto, divulgare le conoscenze delle patologie reumatologiche pediatriche nella comunità dei pediatri, e non solo, rappresenta un momento di particolare rilievo per l’aggiornamento della classe medica calabrese». «Questo evento – aggiunge l'organizzatrice - rappresenta un pò un traguardo, il coronamento dell’impegno di tutti questi anni e il riconoscimento, a livello nazionale, che anche in Calabria la Reumatologia Pediatrica è presente. Auspico che questa stimolante occasione di aggiornamento e di confronto con altre realtà nazionali e internazionali sia uno spunto ulteriore per migliorare l’impegno di tutti per garantire ai nostri piccoli pazienti le stesse aspettative di cura che tutti i bambini devono poter fruire ovunque, a prescindere dalla latitudine alla quale essi vivono».