Bambini e ragazzi diventano parte attiva nel processo creativo per un uso consapevole dei nuovi linguaggi e delle immagini, grazie a un programma ricco di laboratori, lungometraggi, corti e premiazioni
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Al via la seconda edizione di Moscerine Film Fest, l’evento cinematografico nato con l’intento di educare le nuove generazioni all’immagine, creando consapevolezza all’uso dei nuovi media e degli smartphone.
Il progetto è interamente dedicato, realizzato e condotto dai più piccoli. Nella scorsa edizione hanno partecipato 50 cortometraggi realizzata da giovani under 12: protagonisti moltissimi bambini e due giovanissime conduttrici. Il progetto nasce da un’idea dell’associazione Le Moscerine, che opera nel Lazio dal 2014, sviluppando forme di aggregazione e interessanti aspetti artistici. La prima edizione si è tenuta al Cinema l’Aquila, punto di riferimento dello storico quartiere Pigneto, fucina di artisti e cineasti.
Tra le infinite forme artistiche e di espressione le immagini sono il catalizzatore d’eccellenza per i più piccini. Educare all’immagine significa dare ai bambini strumenti per capire, per conoscere, per immaginare e per sognare. Spiegare “cosa è” e “come si fa” riesce a fornire, a bambini e ragazzi, gli strumenti e le competenze per dar loro un punto di vista stimolante, rendendoli partecipi di un processo in cui non sono più semplicemente fruitori passivi.
I bambini diventano i veri protagonisti, la parte attiva di un processo. Utilizzando i media: la macchina fotografica, la videocamera o più semplicemente il cellulare danno l’opportunità di raccontare storie, momenti di vita, attimi di passaggio. Insegnare l’educazione all’immagine, sin da piccolissimi, vuol dire non solo far crescere spettatori consapevoli – anche nell’uso dei nuovi media – ma anche narratori informati.
Ed è proprio da questo comune denominatore che nasce l’idea di cooperare con le associazioni sul territorio. Il Festival è solo uno dei progetti dell’associazione: dà un punto di vista diverso al cinema, un uso consapevole dei nuovi linguaggi e delle immagini, grazie a un programma ricco di laboratori, lungometraggi, corti e premiazioni.
Dagli incontri casuali nascono collaborazioni inaspettate: grazie ad una puntata di vis-à-vis e al confronto tra Federica Alderighi, una delle produttrici del Festival e Paola Bottero, autore del programma prodotto da viaCondotti21 per LaC, si sono create nuove sinergie. La cooperazione nasce anche dall’esigenza di voler ampliare i temi legati ai nuovi media, di cui da sempre ci occupiamo, estendendoli al territorio e alle associazioni.
Singolare la storia di uno dei cortometraggi premiati lo scorso anno: da casa a scuola, dove una giovane filmaker, Micol Mia Petrillo, narra il tragitto fatto ogni mattina per arrivare a scuola. Lo fa utilizzando un suo linguaggio, ma soprattutto la sua prospettiva di bambina di 4 anni, a partire dall’inquadratura bassa, a livello dei suoi occhi e dunque della sequenza di specchietti retrovisori delle auto parcheggiate lungo il marciapiede.
Educare ad un uso consapevole dei media, trovare un equilibrio tra uso quotidiano e dipendenza, insegnare ai bambini ad essere dei consumatori critici di immagini: appuntamento all’inizio di maggio, quando il Festival presenterà e premierà i nuovi lavori under 12.