Tappa a Reggio per la presentazione del nuovo romanzo del direttore di LaCityMag. Indagini e misteri nel Rinascimento si muovono sullo sfondo del genio di Da Vinci: «I miei libri basati su fatti storici. E i cattivi sono sempre senz’anima»
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Parte da Reggio il book tour di Luca Arnaù, scrittore e direttore di LaCity Mag, per la prima volta in Calabria. Ed ha iniziato proprio in riva allo Stretto la sua cavalcata nella regione più meridionale della penisola assieme al suo ultimo romanzo “Gli Arcani di Leonardo”, edito da AltreVoci edizioni, e terzo libro di una trilogia iniziata con il bestseller di Newton Compton “Le Dieci Chiavi di Leonardo”.
Il viaggio in Calabria di Arnaù parte da una piccola ma fornitissima libreria della zona sud reggina, “Libro Amico” di Aurelio Arcano, giovane che ha voluto scommettere in cultura rimanendo nella sua città.
«Amo la Calabria, era un sogno visitarla – ha esordito ai nostri microfoni Arnaù -. Questa regione mi ha accolto con calore e autenticità. Vengo da Genova, dove si dice che le persone siano fredde. In realtà non è vero, ma qui c’è un calore unico, differente, che ti avvolge e rapisce». L’ospitalità, per Arnaù, è il simbolo della qualità della vita del Sud: «Milano, al confronto, è un’altra realtà: là c’è la nebbia, qui c’è la bellezza».
La sua esperienza come giornalista e direttore di testata emerge chiaramente nei suoi romanzi, in cui ogni dettaglio è frutto di una ricerca storica rigorosa. «Non mi limito a raccontare storie: porto nei miei libri l’esperienza maturata con anni di lavoro sulla carta e sul digitale, cercando sempre un punto di vista nuovo. Questo vale anche per Gli Arcani di Leonardo: la storia si basa su eventi realmente accaduti, intrecciati con elementi di finzione. È una fusione di razionalità, azione e mistero». Arnaù ha infatti collaborato come corrispondente dal Sud-Est Asiatico e dagli USA per varie testate italiane e internazionali, e diretto diversi periodici come “Vip” ed “Eva 3000».
Nel suo ultimo romanzo, terzo capitolo della saga iniziata con Le Dieci Chiavi di Leonardo, il giovane Leonardo Da Vinci affronta un nuovo enigma: la scomparsa di bambini nella Firenze rinascimentale. «Le indagini lo portano a scoprire uno dei più grandi segreti dell’epoca. Al suo fianco c’è l’Ordine del Tau, un ordine monastico guerriero realmente esistito, antecedente ai Templari. La mia scrittura è sempre fondata su ricerche meticolose: ciò che leggete nei miei libri ha sempre un fondamento storico».
Il fascino di Leonardo Da Vinci, per Arnaù, risiede nella sua capacità di opporsi al male con la razionalità. «Leonardo è logica e scienza, un genio capace di scoprire cose che ancora oggi ci stupiscono. Nei miei libri, i cattivi sono cattivissimi, senza anima. Non c’è nulla di più bestiale di chi fa del male ai bambini. Questo male assoluto si contrappone a un Leonardo che rappresenta la lotta razionale e instancabile contro l’oscurità».
L’autore ha chiuso l’incontro celebrando la Calabria come una terra straordinaria, ricca di storia e archeologia. «Ogni giorno qui si scopre qualcosa di nuovo. I Bronzi di Riace ne sono solo un esempio. Questa terra è un patrimonio unico, e chi ci vive deve fare di tutto per valorizzarla. Venite in Calabria, è una delle regioni più straordinarie del mondo».