Il percorso che porta alla candidatura della Locride quale capitale della cultura italiana per il 2025 passa anche dal teatro. Ne sono convinti il Gal guidato dal presidente Francesco Macrì e le Officine delle Idee promotori del manifesto ufficiale, che a Portigliola hanno presentato il progetto di teatro di comunità, inteso come trasferimento di conoscenze e spazio di produzione.

«Non si tratta di valorizzare il teatro soltanto come forma artistica – ha spiegato Antonio Blandi delle Officine delle Idee - ma anche come coesione territoriale, innovazione e sviluppo del territorio. Questo rappresenterà il punto sui lavoreremo, affinchè sia un’esperienza che possa contaminare tutta la locride. Il teatro di comunità rappresenta uno strumento per coinvolgere la gente del posto e per consentire a chi fa l’attore o ha voglia di farlo di immergersi in una grande esperienza».

Madrina d’eccezione Elisabetta Pozzi, attrice e direttrice del teatro stabile di Genova. «Qui si respira cultura, a pochi passi abbiamo un teatro greco romano e l’area archeologica di Locri-Epizephiri, il sito di Demetra e Persefone. E lo spettacolo con cui quest’anno inizieremo l’avventura è proprio sulle Tesmoforiazuse di Aristofane. La cultura è azione, il teatro è soprattutto azione ed è da qui che vogliamo partire».