È conosciuto con il nome di “U nonu i riggiu”. L’annona rappresenta il lato più esotico della Calabria e vanta preziose proprietà. Originario degli altipiani andini di Perù, Ecuador, Colombia e Bolivia, il frutto ha trovato in Reggio Calabria il suo habitat naturale, consentendone la produzione.

U nonu i Riggiu

Il gusto raffinato, la ricchezza di vitamina c, di vitamine del gruppo B e di potassio, facilitano l’impiego anche in cucina e nell’alta pasticceria. L’annona di Reggio (foto di copertina tratta da Bella Calabria) è protagonista di un recente servizio sul periodico nazionale “Gelato punto.it”. Qui vengono evidenziati sia i caratteri botanici che i valori nutrizionali. È infatti considerato prodotto ideale in caso di insufficienza cardiaca, malattie cardiovascolari, ipertensione, anemia, oltre che per regimi dietetici, donne in gravidanza ed allattamento, atleti (per via del suo potere energetico), casi di malnutrizione. In più, previene la carie, ma anche i problemi di digestione e affaticamento.

 

L’annona di Reggio Calabria

Il frutto venne introdotto nella città dello Stretto a partire dal Settecento-Ottocento. A sottolineare il valore identitario di questo prodotto nutraceutico  - che cresce lungo la stessa fascia costiera del bergamotto - l'attribuzione della  “Deco”, Denominazione comunale di origine per la varietà Cherimola mill.

 

Il sapore cremoso e il gusto dolce ed equilibrato rendono unici i  dessert realizzati dagli artigiani reggini. Quindi, due esempi di impiego. La prima, la ricetta del sorbetto curata da Davide Destefano (Gelateria Cesare), presentato ultimamente al Sigep di Rimini in seno al Progetto Italico; la seconda, la ciambella di Stefania Sottilotta (Anoneto Bilardi). Esempi di trend nell’arte dolciaria che proiettano la Calabria su palcoscenici e mercati internazionali.