Nel pomeriggio della giornata di ieri, 13 maggio, si è svolta la cerimonia istituzionale di inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Locri, che ha visto tra i presenti la direttrice Elena Trunfio, il primo cittadino di Locri Giovanni Calabrese, il sindaco di Portigliola Rocco Luglio, il Soprintendente Fabrizio Sudano, il direttore ad interim della direzione regionale dei Musei Filippo Demma, la Vice Presidente della Regione Giuseppina Princi, il Segretario Regionale del Ministero della cultura per la Calabria Salvatore Patamia e il consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio.

Il taglio del nastro da parte della direttrice Elena Trunfio all'ingresso del Museo segna l'inizio di quello che la direttrice stessa definisce «un nuovo capitolo nella storia del Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri». Un nuovo capitolo che mette il primo tassello per il futuro dell'intero Parco Archeologico, coinvolto in un processo di rinnovamento e adeguamento ai più alti standard di accessibilità. «Oggi è un giorno di festa ma è solo il primo appuntamento di un processo che è già in moto» ribadisce la direttrice Trunfio.

Il segretario Regionale Salvatore Patamia spiega come sia costante l'attenzione del ministero della cultura nei confronti del territorio della Locride, che è oggetto di un importante programma di interventi di restauro: «a partire dal Castello di Palizzi; alla Villa Romana di Casignana; alla Cattedrale e al Convento dei Cappuccini di Gerace; al Parco Archeologico di Monasterace; al Teatro Romano di Gioiosa Ionica, compresa Torre Spina e Torre Galea». Patamia si sofferma inoltre sull'importanza del ruolo di custodi, nei confronti dei beni della collettività, che tutti i cittadini devono adempiere in particolare per salvaguardare le generazione future.

Generazioni future, ma anche quelle di oggi. Giuseppina Princi, Vice Presidente della Regione pone l'attenzione sul senso di appartenenza territoriale dei giovani calabresi: «bisogna far innamorare i ragazzi del loro contesto territoriale regionale, registriamo una fuga di cervelli impressionante. Stiamo lavorando per creare una partnership tra tutti i musei della Calabria e le istituzioni scolastiche, bisogna far sì che le stanze dei musei si trasformino anche in aule scolastiche. Questo deve essere un impegno comune, perché solo così possiamo cambiare la Calabria».