È una piccola grande storia quella che arriva dalla scuola elementare di Laureana di Borrello, un bagliore in un presente non sempre lucente per la nostra terra. Il primo premio dei piccoli studenti della V B dell’Istituto comprensivo, nel concorso nazionale promosso dalla Banca d'Italia e dal Miur, è una bella notizia, una storia che vale la pena raccontare.

«Ci stavamo provando da tre anni – ha dichiarato Pasqualina Servelli, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Laureana – Sono molto contento per i ragazzi, per questa città che se lo merito, così come le insegnanti che hanno fatto un grande lavoro insieme ai bambini».

Il concorso ha visto la partecipazione di 765 classi di tutta Italia, oltre 15000 ragazzi impegnati nella realizzazione del bozzetto di una banconota immaginaria sul tema 'Il denaro e le emozioni". Alla fase finale sono state ammesse 9 scuole. Il primo premio è andato alla primaria di Laureana di Borrello, che ha vinto 10.000 euro a sostegno delle attività didattiche.

«Ogni anno abbiamo aggiunto un particolare in più che alla fine, quest’anni, ci ha portato alla vittoria – ha aggiunto Maria Contartese, insegnante della scuola elementare e referente del progetto – un lavoro che ci ha portato a fare questa bellissima banconota alla cui realizzazione abbiamo contribuito tutti, ma soprattutto i nostri ragazzi che alla fine alla vinto il primo premio».

Il viaggio a Roma è stato un’esperienza bella e formativa per i ragazzi della V B. «I ragazzi a Roma sono stati i protagonisti di questa bellissima storia – ha detto Anna Pacifico, insegnante della V B – perché sono stati loro stessi a presentare la banconota davanti alla commissione formata da professori universitari, il presidente della Banca d’Italia, dirigenti del Miur. È stata un’esperienza meravigliosa non solo per la vittoria finale».

 

Soddisfatto e felice per la vittoria e la bellissima esperienza è anche Rosario Ciurleo, uno dei due alunni che hanno sostenuto la presentazione davanti alla commissione. «Durante la presentazione – ha spiegato Rosario - ero molto emozionato. Prima di noi ha parlato la scuola di Chieti, poi è stato il nostro turno spiegare la nostra banconota. Io sono intervenuto per primo per spiegare l’idea, mentre un mio compagno ha parlato degli elementi grafici. Ci siamo molto divertiti, anche perché ci hanno portato dove si stampato le banconote e abbiamo avuto modo di vedere in anteprima la banconota da 200 euro».