Il progetto calabrese, grazie al quale diversi minori fuggiti dalle guerre hanno appreso un mestiere, approda all’Università di Valencia
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Un nuovo, prestigioso, riconoscimento per l'esperienza di accoglienza e integrazione di Acquaformosa che è stata selezionata dalla Regione Calabria per essere presentata nell'ambito di "Migration and Inclusion in the European Unión", conference che ha avuto luogo negli scorsi giorni a Valencia.
Una nuova tappa europea, dunque, per il progetto Sprar realizzato nel corso del tempo dal Comune e dall'Associazione "Don Vincenzo Matrangolo": «Siamo orgogliosi-dichiarano l'assessore all'Accoglienza, Giovanni Manoccio e il presidente dell'Associazione, Vincenzo De Angelis- che il nostro lavoro sia stato selezionato per questo importante incontro che si è tenuto a Valencia dove si è posto l'accento sull'esperienza dei ragazzi del centro minori "Roberta Lanzino"». Un progetto, questo, grazie a cui si è potuto dare una mano a minori scappati dalla guerra «che proprio ad Acquaformosa hanno trovato un'opportunità per il loro futuro». «Grazie alle varie partnership, infatti, è stato possibile realizzare diversi laboratori con la finalità di insegnare a questi ragazzi un mestiere. L'esperienza spagnola - concludono Manoccio e De Angelis - è per noi motivo ulteriore a continuare il nostro lavoro volto a costruire un mondo migliore fatto di pace e rispetto tra i popoli».