Il cimitero internazionale dei migranti che sarà realizzato in Calabria è sempre al centro dell'attenzione nazionale e mondiale. Dopo il riconoscimento dell'Onu, attraverso il suo giornale italiano, OnuItalia, del mese scorso, e gli speciali dei media del Vaticano, oggi, nel numero in edicola da questa mattina, è il settimanale cattolico Famiglia Cristiana, che, a firma della giornalista Laura Baradacchi, dedica, in un intera pagina, con una intervista a Corbelli, un reportage alla grande opera umanitaria che si sta costruendo a Tarsia, nel Cosentino.

I lavori per il cimitero di Tarsia

I lavori, iniziati, alla vigilia di Natale, il 22 dicembre, proseguono intanto regolarmente e si pensa di ultimarli entro quest'anno. Lo rende noto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore di questo grande progetto umanitario, per la cui realizzazione si batte ininterrottamente da oltre 5 anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, in una nota, dichiara: «Sono fiero che questa grande opera umanitaria, che consegneremo all’ umanità e alla storia, proietti in Italia e nel mondo il volto vero, solidale e accogliente della Calabria e sia una risposta forte e significativa al razzismo e alla xenofobia sempre più dilaganti. Il Cimitero internazionale dei migranti, la più grande opera umanitaria - continua Corbelli - legata al dramma dell'immigrazione, che darà dignità alle vittime dei tragici naufragi, continua a ricevere prestigiosi riconoscimenti, dopo il plauso della Chiesa e dei media del Vaticano, di diverse storiche testate, nazionali e internazionali, scrittori francesi(che pubblicheranno a maggio un libro), studiosi, politici, studenti europei Erasmus (che hanno realizzato a Tarsia e presentato al Parlamento Europeo un report) e artisti di fama mondiale».