Giovanbattista De Sarro (Università Magna Graecia di Catanzaro) e Nicola Leone (Cosenza) rientrano nella top 20 dei ricercatori italiani stilata dalla californiana Stanford University. Nove sono i rettori del Sud Italia a far parte di questa particolare classifica pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno.

Oltre ai due rettori calabresi - che occupano rispettivamente il 12esimo (De Sarro) e il 13esimo (Leone) posto in graduatoria -, il migliore tra i rettori italiani è Salvatore Cuzzocrea, 50enne dell’Università di Messina e ordinario di Farmacologia. Nella classifica il primo dei campani, al quinto posto, è Gerardo Canfora dell’Università del Sannio, seguito da Vincenzo Loia (Salerno), al quattordicesimo, e Matteo Lorito della Federico II di Napoli, diciannovesimo. Presenti anche Francesco Priolo (Catania) all’11esimo posto e Francesco Cupertino del Politecnico di Bari al 20esimo.

La graduatoria – si legge ancora sul Corriere del Mezzigiorno - è limitata alle materie scientifiche: «Il ranking è frutto di una ricerca molto complessa — spiega il professor Michele Ciavarella del Politecnico di Bari — che analizza milioni e milioni di dati. Punto di partenza, le pubblicazioni sulle riviste scientifiche, per questo non sono coinvolti ricercatori, rettori e professori delle materie umanistiche. Ci si basa su un algoritmo a cinque dimensioni in cui contano soprattutto il numero di citazioni negli articoli scientifici, l’indice H (che serve a quantificare l’impatto scientifico di un autore, basandosi su pubblicazioni fatte e citazioni ricevute) e il numero di articoli in cui si è primi o ultimi autori».

Le congratulazioni del presidente del consiglio regionale Mancuso 

«Complimenti vivissimi ai professori Giovambattista De Sarro e Nicola Leone rettori dell’università Magna Graecia di Catanzaro e dell’Unical di Arcavata, tra i nove rettori del Meridione che fanno parte della top 20 dei ricercatori italiani stilata dalla Stanford University. La Calabria - afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso - soffre per uno storico deficit infrastrutturale, che la penalizza in competitività e qualità della vita e che la Regione ha preso di petto con l’intenzione di colmare. Ma dispone di un prestigioso patrimonio ambientale, storico, culturale e architettonico e di una sfilza di intelligenze in ogni settore - incluso quello dell’Intelligenza Artificiale ‘deduttiva’ -  che costituiscono un formidabile punto d’eccellenza di cui essere orgogliosi e su cui puntare. Per ridare speranza e fiducia ai nostri giovani e a tutti noi. E - conclude il Presidente dell’Assemblea legislativa regionale - per classificare i pregiudizi antimeridionali e le battute infelici dall’acre sentore razzista, come un cumulo di sciocchezze»