Data che resterà impressa per Crotone quella del 7 ottobre. Il Teatro comunale, che oggi si chiama ufficialmente Vincenzo Scaramuzza, è stato appena inaugurato dopo vent’anni dell’inizio lavori che erano stati avviati nel 2005. Grande soddisfazione da parte del sindaco Vincenzo Voce che inaugura questa struttura la cui piazza di entrata insiste sulla centralissima via Poggioreale, chiudendo, almeno nell’edificazione fisica, una vicenda che sembrava oramai far parte delle incompiute già qualche anno dopo che il progetto originario del compianto sindaco Pasquale Senatore che prevedeva 800 posti (e non i poco più che 500 attuali) venne modificato perché ci si accorse degli evidenti, e per anni insormontabili, problemi di trasformazione dell’ex ospedale civile della città di Pitagora.

I lavori iniziati 20 anni fa

I lavori iniziarono infatti a cavallo di quando, appunto, Senatore venne eletto consigliere regionale per le liste di Alleanza Nazionale a sostegno di Sergio Abramo perdente con Agazio Loiero, dopo essere stato sindaco della città per due consiliature, caratterizzate per una serie di opere finite e progettate tra cui quella appunto del teatro Comunale oggi inaugurato.

Da quel momento si sono succeduti interruzioni e modifiche ai lavori, finanziamenti e rifinanziamenti difficilmente calcolabili e decifrabili in più di qualche annotazione della Corte dei Conti e che hanno intersecato le attività di altri tre sindaci ed un Commissario prefettizio nel mezzo di ben cinque diversi consigli comunali. Non è dato di sapere, ad esempio, come (e se) sia stata risolta definitivamente la presenza di una falda acquifera che ha imposto il funzionamento di una pompa di sollevamento delle acque, attiva 24ore su 24, per anni a cantiere mai chiuso sulle cui sorti si sono pure espressi ricorsi arrivati anche in Consiglio di Stato, oltre che comprendere quando termineranno i lavori sulla piazzetta prospiciente dietro l’entrata principale che era stata pensata anche come attività estiva all’aperto dello stesso teatro. Così come è assolutamente aperta la delicatissima questione della gestione e futura del teatro che, notoriamente, viene gestito da fondazioni ad hoc nel resto d’Italia.

La soddisfazione dell'amministrazione comunale

«Dopo due decenni finalmente i lavori finiscono, anche se c'è ancora qualcosina da fare, ma la faremo rapidamente – le parole del sindaco – ma non vedevo l'ora di inaugurare questa quest'opera importantissima, soprattutto non vedo l'ora di farla pulsare, perché è stato difficoltoso completarla, solo per fare un esempio, nell'ultima gara, nell'ultima tranche di lavoro, si sono succedute tre ditte, quindi tre ricorsi vari, però grazie al cielo ce l'abbiamo fatta!». E se la soddisfazione dell’attuale Giunta Comunale a guida Vincenzo Voce è evidente e, per molti versi, c’è luce anche dalla rilanciata notizia di un ulteriore finanziamento in arrivo dalle casse della Regione Calabria.

Alla presenza di Prefetto e massime autorità si è tenuta infatti in un clima di festa ed emozione, questa prima parte di cerimonia dell’inaugurazione del Teatro Comunale Vincenzo Scaramuzza (per qualche tempo anche intitolato all’attore Warner Bentivegna) che terminerà di fatto solo dopodomani 9 ottobre, visto che sarà location, alle 21, del concerto di un’altra eccellenza della musica crotonese: Sergio Cammariere che, alle 16.30 della stessa giornata, riceverà nella Sala consiliare il “Pitagora d’Oro”, massima onorificenza cittadina. Mai artista sembra così adatto a “bagnare” questo esrordio visto che Vincenzo Scaramuzza, nato a Crotone il 19 giugno 1885 e scomparso in Argentina a Buenos Aires il 24 marzo 1968, è considerato unanimemente un genio internazionale della musica, per aver introdotto una didattica tutt’ora utilizzata nell’insegnamento di tecniche pianistiche per cui fu lungamente maestro di grandi pianisti di tutto il mondo.

A cavallo dell’evento con Cammariere c’è attesa dunque sugli sviluppi di un primo piano di gestione (diretta) di questa delicatissima, quanto importantissima, infrastruttura culturale e quanto potrà incidere la certezza della notizia confermata questa sera, del finanziamento di altri 500mila euro che era scaturita dalla riunione di un paio di giorni fa in Cittadella Regionale con l’assessore alla Cultura Caterina Capponi a proposito dell’intera rete dei teatri calabresi, alla quale hanno partecipato il vice sindaco Sandro Cretella e l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano. E se il finanziamento riguarda opere infrastrutturali consentendo anche l’esecuzione di lavori e l’approvvigionamento di forniture (voci che non è ancora dato di sapere in quali percentuali distribuibili), il vice sindaco ha confermato che si tratta di «un vero toccasana, da impiegare per una serie di implementazioni come per l’efficientamento energetico, la prevenzione antincendio e l’abbattimento delle barriere architettoniche» così come, andando sullo specifico, il vicesindaco non ha mancato di specificare che «per rendere ancora più agevole e confortevole l’accesso agli spazi, adegueremo la regia audio ed installeremo un impianto audio residente, impreziosendo anche il foyer con una pavimentazione più pregiata». Dichiarazioni che rendono la consapevolezza che investire per la cultura, e sui teatri in particolare, non è certo cosa semplice e che, certamente, presuppone un piano di azione che superi la gestione diretta dell’ente comunale.