La ditta Milleservizi, specializzata nello smaltimento dei rifiuti e bonifiche amianto, ha voluto ringraziare i medici che ogni giorno combattono contro il Covid-19. In settimana altri mille test in arrivo
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1.500 tamponi per i test da coronavirus sono stati donati all’ospedale di Lamezia. Il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Antonio Gallucci, ha ringraziato ditta Milleservizi con sede a Lamezia Terme diretta da Danilo Talarico che ha effettuato la donazione. Altri mille, per un totale di 2.500, saranno consegnati nella prossima settimana.
Un importante regalo per il nosocomio della Piana visto la situazione di allerta che continua a resistere nella nostra regione a causa del coronavirus, che non ha risparmiato né la città di Lamezia Terme né il suo comprensorio.
Diversi infatti, sono stati i contagiati e si contano anche alcuni deceduti.
Una pandemia che non concede tregua e che sarà debellata solamente con il vaccino, che nelle migliore delle ipotesi arriverà nella prossima primavera. «Il cuore di Lamezia – ha proseguito il dottore Gallucci – si dimostra sempre più generoso». Questi tamponi serviranno sia ai sofferenti che quotidianamente si rivolgono al pronto soccorso con sintomi verosimili da coronavirus, sia ai sanitari esposti ogni giorno e per questo con un rischio altissimo di ammalarsi.
«Il territorio Lametino – ha dichiarato Antonello Talarico in rappresentanza della ditta Milleservizi, impegnata nello smaltimento dei rifiuti e bonifiche amianto – merita attenzione e solidarietà, soprattutto delle aziende che producono economia e lavoro. Con questo spirito abbiamo deciso di dare il nostro contributo in favore dell’ospedale che rappresenta un riferimento importante per il benessere dei cittadini».
«Questo nostro intervento – ha spiegato Talarico – è un modo per dire grazie a medici, infermieri e personale sanitario che lavorano ininterrottamente per salvaguardare la nostra salute». La donazione contribuirà sicuramente a «rafforzare la solidarietà ed i dispositivi per combattere un virus che pure in Calabria preoccupa le famiglie, costrette a vivere situazioni di grande difficoltà che non si vedevano da tempi».