Una storia cupa e tragica narrata attraverso i protagonisti mafiosi e la lunga serie di delitti che hanno caratterizzato l'ascesa del clan degli Zingari.
Il ragazzo è scomparso nel 2008. Dopo le parole dell’ex compagna di Salvatore Pititto nel processo Maestrale, la famiglia lancia un appello: «Chi sa parli»
Per chi non paga, viene disposto il fermo delle auto e il prelievo forzoso dai conti correnti. Ma i cittadini ora si ribellano e pensano a quali iniziative legali intraprendere. Ieri sera si sono riuniti a Verbicaro per confrontarsi con l’avvocato Graziano Di Natale, già autore di decine di ricorsi
Per chi non paga, viene disposto il fermo delle auto e il prelievo forzoso dai conti correnti. Ma i cittadini ora si ribellano e pensano a quali iniziative legali intraprendere. Ieri sera si sono riuniti a Verbicaro per confrontarsi con l’avvocato Graziano Di Natale, già autore di decine di ricorsi
Per chi non paga, viene disposto il fermo delle auto e il prelievo forzoso dai conti correnti. Ma i cittadini ora si ribellano e pensano a quali iniziative legali intraprendere. Ieri sera si sono riuniti a Verbicaro per confrontarsi con l’avvocato Graziano Di Natale, già autore di decine di ricorsi
Nell’inchiesta Artemis i propositi di vendetta del clan di Maierato contro i rivali di Sant’Onofrio. L’idea di uccidere tutti i nemici raccontata dal pentito Francesco Costantino: «Pronti per agire con le mitragliette, mi avevano promesso 500mila euro»
Dall’inizio di novembre i militari della Compagnia di Paola stanno incontrando nei vari comuni le potenziali vittime mettendole in guardia: «Prima di tutto diffidenza, se non siete sicuri chiamate il 112»
Il presidente Doglioni risponde a una richiesta di Bonelli (Avs): «Non ci sono stati chiesti studi sulle faglie attive». La società appaltatrice avrebbe collaborato con due tecnici dell’Istituto «a titolo personale». Il dubbio sui coefficienti di rischio: potrebbero essere sottostimati
Procura e squadra mobile ricostruiscono l’«azione dimostrativa» del 19enne Paolo Labate contro il proprietario di un panificio: «Sono sceso e l’avevo ammazzato. Se passavi sotto casa mia sembrava il Far West»
Insieme a un complice avevano prelevato un registratore di cassa per poi dileguarsi a bordo di uno scooter. La fuga era stata impedita da una dipendente del negozio
Approfittando della vulnerabilità del 64enne, è stato dapprima accolto in famiglia poi quando la moglie ha espresso la volontà di non ospitarlo più ha iniziato a minacciarli e aggredirli
In Italia 15mila le persone in cura per disturbi da gioco patologico. Nella nostra regione spesi solo nel 2023 3,7 miliardi di euro. Stefanaconi maglia nera
Colpiti dal provvedimento immobili e terreni nella disponibilità di Erminio Pupa. Gli inquirenti puntano sulla sproporzione tra patrimonio e redditi del 66enne
«Ho gridato basta, basta, ma loro ridevano. 'Tanto ti piace', mi urlavano», ha raccontato la vittima. A inchiodare il gruppo video e chat diffusi tra i ragazzi dopo la violenza
Paolo Labate è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza il primo novembre scorso, secondo l’accusa voleva sparare al titolare dell’esercizio commerciale per futili motivi
Nel mirino della Procura, oltre al primo cittadino Seminario e all’assessore De Giacomo anche il vicesindaco e un consigliere. Gli inquirenti parlano di «contatti molto stretti» con la cosca Tallarico
Il boss di Maida chiamato a risolvere le controversie nella Piana: dall’indagine della Dda di Catanzaro emerge il rispetto mafioso che era riuscito a conquistare tra le realtà criminali calabresi
A subire il disagio maggiore è il popoloso quartiere di Lauropoli assieme ad alcune contrade circostanti. All’origine del problema diverse rotture sulla linea principale
Per la Dda di Catanzaro il territorio tra Borgia e Vallefiorita sarebbe stato sotto il controllo delle cosche Bruno e Catarisano. Il ruolo dei clan di Cutro e Isola Capo Rizzuto
Tra le ipotesi per la scomparsa di Gino Panaiia c’è un incidente. Indagini sul ritrovamento di un carico di droga nell’area in cui il 25enne è scomparso ad Halloween
Accolte le richieste del pm della Dda di Bologna che aveva chiesto condanne per oltre 350 anni di carcere. Nell’inchiesta i contatti tra le cosche calabresi e i cartelli colombiani (e cinesi)