Si ridimensiona il caso del presunto stupro del quale sarebbe stata vittima una studentessa 21enne originaria di Sant’Onofrio, iscritta all’Università della Calabria di Arcavacata di Rende. Rispetto alla prima ricostruzione dell’episodio, infatti, non di stupro si tratterebbe bensì di violenza a sfondo sessuale.

A riferirlo sono fonti investigative consultate per una verifica più approfondita della notizia. Nessuna denuncia, intanto, è pervenuta ai carabinieri di Rende, competenti territorialmente sul fatto avvenuto proprio nella cittadina cosentina.

L’unica segnalazione è relativa ad un episodio verificatosi lo scorso 9 maggio (non quindi il 17 maggio come inizialmente ipotizzato) in danno, questo sì, di una studentessa ventunenne di Sant’Onofrio.

La stessa, come detto, non avrebbe tuttavia subito alcuno stupro, sarebbe rimasta bensì coinvolta in un battibecco con un uomo di nazionalità straniera che, presentatosi alla porta dell’abitazione che condivide con altre studentesse, avrebbe preteso di entrare. Al rifiuto della ragazza ne sarebbe nato un alterco nel corso del quale l’uomo avrebbe palpeggiato il seno della ragazza, poco prima che la stessa riuscisse a chiudere la porta.

Comprensibilmente scossa, la ragazza si è poi effettivamente recata al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove i sanitari l’hanno sottoposta agli accertamenti del caso ma, fortunatamente, senza dover riscontrare le conseguenze ben più gravi ipotizzate in un primo momento.