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Denuncia i suoi estorsori che finiscono in manette. Succede a Vibo Valentia dove, un commerciante di abbigliamento e di oggetti preziosi, stanco delle continue minacce ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. L’ operazione, denominata “Insomnia”, scattata questa mattina, ha permesso ai militari del reparto operativo di Vibo Valentia, di fermare sei persone con l’accusa di usura ed estorsione. I fermati, secondo i militari, sarebbero affiliati alle cosche Bellocco, Lo Bianco e Fiarè della ‘ndrangheta.
I fermi sono stati fatti in esecuzione di provvedimenti emessi dalla Dda di Catanzaro. La Vittima era stata costretta ,dopo due rapine per le quali aveva subito un danno per mezzo milione di euro, a chiedere in prestito del denaro per riavviare la sua attività, ricevendo così una serie di prestiti a tassi d'usura tra il 2010 ed il 2014. A garanzia degli interessi e del capitale, gli usurai si sono fatti consegnare dalla vittima due orologi preziosi, una partita di gioielli, assegni ed una scrittura privata che li cautelasse da possibili denunce. Per ottenere il pagamento delle somme pattuite, i sei fermati, secondo l'accusa, hanno anche minacciato gravi ritorsioni ai danni del commerciante e dei suoi familiari («Se ti vedo ti scasso la pancia»; «...per colpa tua sto facendo brutta figura con tutte le persone ...vedi di onorare gli impegni presi altrimenti qui diventa come il giorno dei morti»; «...non ti azzardare a denunciarmi, altrimenti dove ti trovo ti spacco e tieni conto che ho anche quel pezzo di carta che mi tutela»).