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Poco chiare al momento le cause dell’incidente. Tra le ipotesi più accreditate quella di una collisione con un’altra imbarcazione che l’avrebbe accidentalmente speronata in fase di manovra.
A bordo della stessa si trovavano due persone prontamente soccorse e tratte in salvo dagli uomini della Capitaneria di porto che dovrà adesso accertare le cause dell’episodio che, in ogni caso, ha duramente colpito l’attività di Oreste Basile, imprenditore del luogo e proprietario del natante. La nave, lunga 13 metri, è ora sul fondale in attesa delle operazioni di recupero che dovrebbero prendere il via domattina di buon ora. La stessa imbarcazione, allora di proprietà del testimone di giustizia Vincenzo Ceravolo, era stata affondata già lo scorso anno: allora si trattava di una intimidazione.
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