È l’amara avventura capitata alla presidente Fish Calabria Nunzia Coppedè che a Lamezia ha trovato la rampa ostruita da un’auto e alla fine è dovuta andare via
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Avrebbe voluto assistere alla prima del libro “Respirare. La tracheotomia come scelta di vita indipendente” scritto dal Antonio Saffioti, già vice presidente della Fish Calabria ed affetto da distrofia di Duchenne. Ma proprio lei, Nunzia Coppedè, disabile e presidente della Federazione per il superamento dell’handicap Calabria, non è riuscita ad entrare nel palazzo del seminario vescovile in cui si teneva la presentazione a causa di un’auto parcheggiata proprio davanti alla pedana che avrebbe dovuto permettere l’ingresso dei diversamente abili.
Un vero e proprio schiaffo morale e di civiltà vissuto in occasione di un evento legato al racconto delle difficoltà quotidiane di chi convive con una malattia così invalidante.
«Quando sono venuta pioveva, prima ho trovato il parcheggio disabili occupato da una macchina senza cartellino disabili, è qui sotto fotografata, ho cercato un altro parcheggio, cosa non facile e mi sono dovuta allontanare – spiega Coppedè in una lettera indirizzata ad Antonio Saffioti - Sotto la pioggia con la mia mantellina impermeabile, accompagnata dalla mia assistente personale abbiamo raggiunto la meta».
«Arrivata davanti allo scivolo laterale ai tre gradini di accesso alla sala una Panda nera parcheggiata di traverso mi impediva di entrare, la signora che era davanti alla porta è entrata per chiedere di far spostare la macchina e so che tu hai chiesto al microfono di spostarla, ma davanti alla sala c’era anche la Polizia Municipale. Il poliziotto mi ha detto che non sapeva di chi era la macchina e mi ha invitato ad avere pazienza, tutto questo mentre io e la mia accompagnatrice eravamo sotto la pioggia in un tratto di discesa scoscesa che rendeva la mia carrozzina instabile».
«Poi il poliziotto mi ha detto che mi aiutava lui a salire le scale e io ho detto assolutamente no, tu sai meglio di tutti il perché. È' passata una macchina e la signora che era alla guida mi ha chiesto se era lì che si presentava il libro, gli ho detto di sì, che chi si raccontava era una persona con disabilità, ma l'evento – aggiunge Coppedè - a causa di un cretino o una cretina che aveva parcheggiato sullo scivolo, era diventato inaccessibile alle persone con disabilità. La polizia municipale era sempre lì e io e la mia assistente cominciavamo ad essere molto bagnate dalla pioggia».
«Ho deciso di rinunciare all'evento ma non di stare zitta - incalza ancora la presidente della Fish Calabria -. Caro amico di battaglia, la tracheotomia non ha fermato la tua voglia di vita indipendente, ma l'indifferenza dell'amministrazione comunale che continua a tenere in caldo le risorse del tuo progetto di vita e la polizia municipale che non riesce a mantenere libero l'unico scivolo di accesso al tuo evento e neppure a far liberare i parcheggi per disabili vicini all'evento rischiano di rafforzare lo stato di discriminazione che le persone con disabilità abitanti e residenti in questa città devono subire quotidianamente».
«Di chi era la Panda nera? Non lo so. Il proprietario ha aspettato il mio allontanamento per spostare la macchina indisturbato con la polizia municipale presente, i commenti li lascio alla spontaneità di chi legge, so solo che il servizio pubblico non ha tutelato il mio diritto di entrare. La mia assistente dopo pochissimi minuti è tornata per fotografare la macchina ma era stata tolta appena non entrava più nel mio campo visivo. Mi resta la speranza - conclude - che forse si è vergognato, mentre indisturbata la macchina qui sotto ha continuato ad occupare il parcheggio per disabili. Caro amico delle battaglie ti aspetto per una presentazione accessibile al Chiostro.