VIDEO | I manifestanti sollecitano i vertici del campus di Arcavacata: «Bisogna mettere a disposizione del territorio competenze e strutture logistiche per contenere gli effetti del contagio»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Con il presidio organizzato davanti la sede del centro medico di ateneo alcuni gruppi studenteschi hanno inteso richiamare l'attenzione sulla necessità di un pieno coinvolgimento dell'Unical nelle questioni relative all'emergenza pandemia.
Non è solo una crisi sanitaria
Non è solo una crisi sanitaria quella attraversata dalla Calabria, ma anche di carattere politico ed istituzionale. In questo panorama di estrema incertezza ed anche di scarsa affidabilità di alcuni nevralgici settori del sistema, il Campus di Arcavacata è tra i pochi punti fermi e di riferimento per le competenze di cui dispone, ed anche per gli spazi logistici. Per questo gli attivisti ne sollecitano l'assunzione di responsabilità.
Testi antigenici ai tirocinanti
Sollevata poi una questione relativa ai tirocinanti: «Attualmente gli studenti stanno pagando di tasca propria i tamponi antigenici a cui devono sottoporsi obbligatoriamente per svolgere tirocini curriculari all'esterno dell'Università - denuncia Martina Talarico, tra le partecipanti alla manifestazione - Coloro che invece lo svolgono all'interno del Campus non vengono sottoposti a test. Chiediamo allora all'ateneo di attivarsi per estendere anche a questi studenti i tamponi antigenici gratuiti».
Covid hotel al Centro Residenziale
Tra le proposte avanzate c'è anche quella di convertire in Covid hotel gli alloggi del Centro Residenziale lasciati vuoti dagli studenti che seguono le lezioni a distanza da casa. Una sintesi delle rivendicazioni nella intervista rilasciata dal docente Fortunato Maria Cacciatore, presente al sit-in.