«Leone fuori le borse di studio. L'Unical siamo noi». Sono alcuni degli slogan intonati da circa un centinaio di studenti dell'Università della Calabria, appartenenti ai movimenti "Rinnovamento è futuro" e "Athena" che si lamentano per l'entità, ritenuta eccessiva, delle trattenute sulle borse di studio.

I ragazzi si trovano sul ponte dell'Università, di fronte l'aula magna dove era attesa la ministra dall'Università e ricerca Maria Cristina Messa in occasione dell'inaugurazione del primo anno accademico del corso di laurea in Medicina e Tecnologie Digitali. La ministra, impossibilitata ad essere presente a causa dello sciopero nazionale dei trasporti è intervenuta in videoconferenza.

Sarà ora fondamentale anche l’impegno della politica e delle istituzioni, chiamate a programmare investimenti innovativi in infrastrutture sanitarie, altrimenti mancherà il campo di applicazione delle nuove competenze, riducendo la feconda sinergia attivata sull’asse Catanzaro-Cosenza ad una semplice esperienza accademica. «Se non rinnoviamo le attrezzature sanitarie in Calabria – dice Giovan Battista De Sarro, rettore della Magna Grecia di Catanzaro – Non andremo mai da nessuna parte. Il ricambio delle apparecchiature è a carico del Servizio Sanitario Regionale. L’auspicio è che in questo ambito vengano al più presto impiegate le risorse necessarie a garantire in tutti i reparti la presenza di tecnologie diagnostiche di ultima generazione. Altrimenti non andremo da nessuna parte ed ogni nostro sforzo risulterà vano».