VIDEO | È il frutto di una collaborazione tra l'ateneo Cosentino e l'università Magna Graecia di Catanzaro. Il rettore Nicola Leone: «Abbiamo unito le competenze per realizzare un percorso unico nel panorama nazionale» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Per tenere a battesimo il primo anno accademico del nuovo corso di laurea in Medicina e tecnologie digitali, all’Università della Calabria sarebbe dovuta arrivare la ministra Maria Cristina Messa. La titolare del Miur però, a causa di uno scipero dei trasporti e dell’annullamento del volo, è stata costretta ad intervenire in videoconferenza alla cerimonia inaugurale organizzata, seguendo un rigido protocollo anti-Covid, nell’Aula Magna intitolata a Beniamino Andreatta. Da segnalare un sit-in degli studenti contro i tagli alle borse di studio.
L’intervento del Ministro
Introdotta dai saluti dei rettori dell’Università Magna Grecia di Catanzaro Nicola De Sarro e dell’Unical Nicola Leone, la manifestazione coordinata dal giornalista di Repubblica, Massimo Razzi, ha registrato la lectio magistralis su Medicina e intelligenza artificiale, tenuta proprio da Nicola Leone, tra i principali esperti al mondo della materia. Sono poi seguite le conclusioni del Ministro Messa: «L'abilità e l'arte medica non verranno mai a mancare - ha detto -. Il corso si presenta come estremamente innovativo e di innovazione abbiamo bisogno e credo che dobbiamo recuperare tutto quello che non è stato fatto negli anni scorsi».
«Mi auguro che questo corso, una bellissima idea, - ha ggiunto il ministro - sia uno stimolo per gli studenti non solo per l'ammontare dei crediti che devono conseguire, ma anche per capire come queste competenze siano necessarie e richieste in tutto il mondo, per aumentare e sviluppare sempre di più la ricerca».
Il nuovo corso di studi
Il corso è articolato in sei anni. Si caratterizza per il duplice percorso, sviluppato nei due atenei di Arcavacata e Catanzaro, utile al conseguimento del doppio titolo della laurea magistrale in Medicina e chirurgia e della laurea triennale in Ingegneria informatica – curriculum bioinformatico. Saranno così formate figure capaci di applicare alla professione sanitaria le innovative applicazioni tecnologiche della chirurgia robotica o della telemedicina. Ma i futuri medici avranno anche le competenze per scegliere di specializzarsi nella ricerca in ambito biomedico e bioinformatico o di lavorare nel settore industriale. Sessanta i posti disponibili, aggiuntivi rispetto alla dotazione dell’università di Catanzaro.
Esperienza unica nel Mezzogiorno
L’accordo sinergico supera i campanilismi e consente di fondere le materie del piano di studi tradizionale in vigore alla Magna Grecia, con quelle dell’eccellenza tecnologica insegnate nel Campus di Rende. Il risultato è un’esperienza formativa inedita per il Sud Italia, replicata solo alla Sapienza di Roma, all’Istituto Humanitas di Milano e alla Normale di Pisa. Con in più un peculiare focus sull’intelligenza artificiale. Avremo quindi medici con competenze aggiuntive, pronti ad affrontare le sfide del terzo millennio.
Il piano di studi
Il piano di studi comprende 387 crediti formativi (CFU), così organizzati:
60 CFU Area di Base: lo studente acquisirà le conoscenze di base per capire la struttura e la funzione dell’organismo umano (anatomia, genetica, biologia) e comprendere le tecnologie su cui si fondano le applicazioni biomediche e bioinformatiche in campo sanitario (chimica, fisica, matematica, informatica)
122 CFU Area Preclinica: lo studente si soffermerà sui processi fisiopatologici e sui meccanismi che ne sono alla base e acquisirà i principi della medicina di laboratorio e le competenze utili all’applicazione delle nuove tecnologie in campo sanitario (farmacogenomica, machine learning, elettronica, automatica e strumentazione biomedica, analisi dei segnali e delle bioimmagini)
110 CFU Area Clinica e delle Scienze Umane: gli studenti si avvieranno alla pratica medica clinica negli ambiti della patologia sistematica e integrata medico chirurgica, della farmacologia e tossicologia, della clinica medica e chirurgica, delle scienze neurologiche, della pediatria generale e specialistica, della ginecologia ed ostetricia, della diagnostica per immagini e della radioterapia, delle emergenze medico chirurgiche, della medicina e sanità pubblica. Acquisiranno inoltre le competenze necessarie nell’ambito delle tecnologie ingegneristiche per la moderna pratica clinica
60 CFU Tirocini Formativi: saranno effettuati nei reparti di strutture cliniche già convenzionate con l’ateneo Magna Graecia e in altre strutture qualificate che saranno convenzionate nei prossimi mesi, ma anche in laboratori informatici e centri di ricerca
8 CFU Tesi di laurea: allo studente sarà richiesto lo sviluppo di un progetto, in cui utilizzerà le competenze multidisciplinari acquisite nel corso del sessennio nell’ambito di un tema a sua scelta. La tesi potrà essere realizzata anche presso strutture ospedaliere, centri di ricerca e aziende del settore biomedico e farmaceutico
27 CFU (5 insegnamenti) aggiuntivi per il conseguimento del doppio titolo: insegnamenti altamente professionalizzanti e orientati alla pratica medica più evoluta che impiega risultati di avanguardia dell’ingegneria informatica; tecniche di Intelligenza artificiale e Robotica, Elettronica e sensoristica.
Le dichiarazioni del Rettore dell'Unical
«È un esempio di sinergia virtuosa che credo dovrebbe essere assunto a livello regionale e in altri contesti». Ha detto Nicola Leone, rettore dell'Unical. «Due atenei importanti della nostra regione - ha aggiunto - coniugano le loro migliori competenze per realizzare un corso altamente innovativo e unico nel panorama nazionale, mettendo il tutto al servizio del territorio e auspichiamo che questa iniziativa possa contribuire al miglioramento della sanità calabrese».
Il prof Marcello Maggiolini, coordinatore del corso di laurea, ha precisato: «Abbiamo 50 immatricolati, e potremo arrivare ad un massimo di 66, 60 italiani e 6 stranieri». Le attività didattiche iniziano già oggi pomeriggio.