VIDEO | Finora il tracciato finanziato si ferma nel Cosentino, per il resto bisognerà attendere uno studio di fattibilità. Intanto come evidenzia il sindacato i collegamenti tra la punta dello Stivale e il resto del Paese sono pochi e con tempi di percorrenza per niente competitivi
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Una pari distanza ferroviaria percorsa con tempi che si raddoppiano è il volto di un diritto alla mobilità che in Italia ha almeno due velocità, con uno scarto di tempi di attesa e di numero di vettori impegnati che spacca ancora una volta il Paese.
«Tre ore e mezza circa da Milano e invece tra le cinque e le sei ore da Reggio Calabria per raggiungere Roma. Tempi dilatati che incidono anche sulla frequenza dei collegamenti. Da Roma per Milano o per Torino si attendono non oltre venti minuti tra una freccia e l’altra, secondo la destinazione. I calabresi sono costretti ad un’attesa di qualche ora perché in una intera giornata i collegamenti sono al massimo cinque». Ecco il quadro tracciato dal segretario organizzativo e Mobilità della Uil Trasporti Calabria, Natale Spadaro. Quando poi si guarda al dettaglio del trasporto interno alle singole Regioni del Mezzogiorno, in Calabria la situazione non migliora e le velocità si frammentano ulteriormente con una riduzione vertiginosa di collegamenti.
«I tempi di attesa non mancano neppure quando gli spostamenti devono avvenire all'interno della nostra regione. Solo per fare un esempio per arrivare a Reggio da Tropea, dopo il treno delle 7:15, il successivo è proposto alle 12:45, con un vuoto di oltre quattro ore che non si riscontra altrove in Italia e che la dice lunga su quanto si debba intervenire sulla mobilità anche internamente alla Calabria», ha sottolineato ancora il segretario regionale Mobilità della Uil, Natale Spadaro.
L'alta velocità finora finanziata si ferma a Tarsia
Una situazione ormai cristallizzata nel tempo e dunque per nulla nuova, eppure ad oggi, anche ma non solo con fondi del Pnrr, con circa 11 miliardi e 200 milioni di euro sono stati finanziati il lotto 1 e il lotto 2 per l’alta velocità/alta capacità nella direttrice Salerno – Reggio Calabria. Resta dunque ancora da finanziare la maggior parte del tracciato complessivamente lungo 445 chilometri, con i lotti Tarsia – Cosenza (località Montalto) - Lamezia Terme - Gioia Tauro - Reggio Calabria che cambierebbero il volto del trasporto ferroviario dell’intera regione. Ma c'è da attendere. Per questi lotti dal 3 al 6, e dunque per l’alta velocità e l’alta capacità fino alla Città dello Stretto, al momento si stanzia molto di meno, perché si ritiene prioritario studiare piuttosto che realizzare.
«Sono ad oggi già finanziati i lavori per la realizzazione dei tratti compresi tra Battipaglia e Praja e tra Praja e Tarsia, con i sub lotti Battipaglia – Romagnano - Fermata intermedia - Praja, nel Cosentino. Lavori ai quali si aggiungono anche quelli di costruzione della nuova galleria Santomarco. Sul resto della Calabria si rivela ancora necessario redigere uno studio di fattibilità per il quale sono stati stanziati 35 milioni di euro con il Decreto Rilancio. Da tempo non si ritiene, infatti, la Calabria con i suoi quasi due milioni di abitanti in grado di sostenere l’alta velocità. Il mercato ha sempre chiesto maggiori garanzie di mobilità e, per questa ragione, l'alta velocità in questa regione è stata a lungo ritenuta un tabù. Adesso l'approccio sta cambiando. Dunque accogliamo con fiducia questa intenzione, che si concretizza al momento in questo studio di fattibilità, e confidiamo di non perdere questa occasione. Auspichiamo che i lavori finanziati siano eseguiti al più presto, compensando intanto, visto che trattasi di un’opera che avrà lunghi tempi di realizzazione, con la velocizzazione e l'ammodernamento dell’esistente e con il potenziamento dell’offerta commerciale», ha spiegato ancora segretario organizzativo e Mobilità della Uil Trasporti Calabria, Natale Spadaro.
L'impegno del Ministero e Rfi
Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), intanto, ha già inviato nei tempi previsti, al Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica già finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), compresi quelli appena citati e quello aggiuntivo relativo al raddoppio della galleria Santomarco (tratta Cosenza-Paola della AV/AC Salerno-Reggio Calabria). Il costo di questo raddoppio ammonta a 1,2 miliardi di euro, finanziato con il Fondo nazionale complementare e si sviluppa per un’estensione di circa 22,2 km, di cui circa 17 km in sotterraneo.
«I progetti finanziati dal Pnrr rispondono a una strategia di potenziamento della rete ferroviaria, soprattutto al Sud, per vedere sempre più interconnesso il Paese – ha spiegato in una nota il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili Enrico Giovannini – per superare le disuguaglianze territoriali, migliorare la qualità dei servizi per i cittadini».
«Adesso – ha sottolineato nella nota ministeriale l’amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi, Vera Fiorani - inizieranno le procedure autorizzative, per gli interventi da eseguire, che saranno oggetto di un costante confronto con tutte le comunità locali, anche attraverso l’indizione del dibattito pubblico, così come già fatto per gli altri progetti presentati».