Il professionista, rimasto coinvolto dell'inchiesta “Asta la vista”, era stato sottoposto ai domiciliari
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Il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha annullato le due ordinanze di custodia cautelare che erano state emesse nell'aprile scorso dal gip di Lamezia Terme a carico del commercialista Massimo Durante, di 51 anni, nell'ambito dell'inchiesta "Asta la vista" su un presunto giro di aste giudiziarie truccate. L’uomo, originariamente, era stato sottoposto agli arresti domiciliari perché ritenuto indiziato del reato di turbativa d'asta.
Il commercialista era stato altresì sottoposto alla misura interdittiva della sospensione dall'esercizio delle funzioni di custode e di curatore presso tutti i Tribunali per un'altra ipotesi di reato di rivelazione di segreti d'ufficio in merito ai suoi presunti rapporti con Raffaele Calidonna, titolare di fatto di un'agenzia di affari e servizi. Già dopo l'interrogatorio di garanzia il gip aveva revocato gli arresti domiciliari nei confronti di Durante, sostituendoli con la sospensione dall'Albo dei curatori e dei custodi. Sono seguite due impugnazioni al Tribunale della libertà da parte dell'avvocato Aldo Ferraro, difensore di Durante. Impugnazioni che sono state accolte, con l'annullamento dei provvedimenti emessi a carico del commercialista.
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