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Sono 118 i braccianti agricoli che in realtà non hanno mai prestato la loro opera. Questa è la scoperta delle fiamme gialle di Catanzaro che, hanno rilevato una netta incongruenza tra il numero di giornate lavorative attestate ed il modesto volume d’affari dichiarato da un’azienda agricola, oltre che una evidente sproporzione rispetto alle dimensioni dei terreni utilizzati dalla medesima impresa per l’esercizio dell’attività agricola.
A conclusione delle indagini svolte dai finanzieri di Catanzaro, sono state individuati ben 118 soggetti, risultati fittiziamente assunti, al fine di percepire illegittimamente indennità agricole non spettanti per un valore stimate in circa 518.000 euro. In particolare erano stati predisposti tutti i documenti per l’assunzione dei braccianti tramite modelli di denuncia aziendale. Inoltre, i contratti per la raccolta del "frutto pendente", per quanto formalmente esistenti, presentavano delle incongruenze con particolare riferimento ad alcune annualità non ricomprese nei contratti ma dichiarate. Era stato denunciato falsamente all'Inps l'utilizzo di manodopera agricola di 118 operai corrispondenti a 19.378 giornate di lavoro. L'imprenditore e 45 dei falsi braccianti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catanzaro.