In collegamento in diretta con Domenico Milani e Simona Tripodi, durante la trasmissione Open Space di LaC OnAir (radiovisione sul canale 17, radio Dab e on demand sul web), arriva la testimonianza di chi è stato duramente colpito dalla tromba d’aria a Crotone. «Erano le tre e trenta di notte, per fortuna, perché fosse accaduto di giorno sarebbe stata una vera e propria strage», racconta Salvatore Perri, imprenditore e proprietario di un noto negozio di elettrodomestici e elettronica su via Giuseppe Di Vittorio, uno dei due esercizi commerciali su cui si è abbattuta la tromba d’aria, interrompendo anche la viabilità sul limitrofo stradone che confina con l’autostazione della città pitagorica.

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«Sembra che sia caduta una bomba precisamente sullo stabile che ha scoperchiato anche l’altra confinante attività del supermercato, perché, tutto attorno, non sono stati toccati altri edifici, ed è incredibile come le trombe d’aria colpiscano con questa violenza che fortunatamente, lo ripeto, è avvenuta di notte altrimenti parleremmo certamente di vittime».

L’imprenditore noto anche per il suo attivismo associativo con il Rotary e l’associazione “Io resto”, ringrazia i mezzi dei vigili del fuoco che «hanno finito solo da poco di liberare la strada principale su cui è rimasta distrutta un’auto distante 100 metri dalle nostre attività, giusto per comprendere i danni dei pezzi di tetto violentemente caduti sull’area circostante».

«Sono interessate almeno 60 famiglie che lavorano qui e che speriamo di mettere nelle condizioni di tornare presto a lavorare» risponde Perri a Domenico Milani che gli chiede conto dei danni collaterali connessi ad eventi di questo tipo su territori che certamente devono affrontare situazioni economico sociali certamente non floride.

«Parliamo della zona colpita dalle alluvioni che avete raccontato in passato e che oggi farà certamente fatica a rialzarsi – ha concluso Perri nel collegamento in diretta con LaC OnAir – è quasi andato completamente distrutto il tetto per una superficie di 150 metri per 20, e l’unica consolazione, ripeto, è che sia avvenuto tutto di notte, perché questa è certamente l’arteria più trafficata della città, ovviamente anche per la confinante autostazione».

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