A denunciare una situazione fatta di ritardi e corse soppresse, uno dei promotori del Comitato Pendolari: «Il treno Cosenza-Reggio delle 5.36 è stato cancellato alle 6.10. Ripartiti alle 7 ma ora siamo ammassati come pecore»
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Mattinata di disagi per i pendolari calabresi. La denuncia e le foto scattate alla stazione di Castiglione Cosentino, arrivano da uno dei promotori del "Comitato Pendolari Tenitalia Calabria", che già nei giorni scorsi aveva manifestato a Vaglio Lise contro gli sconsiderati aumenti degli abbonamenti regionali: «Un treno merci fermo in galleria Santomarco che collega Paola a Cosenza da ore, ma nessuno che avverte l’utenza e fanno pure partire i treni da Cosenza per fermarsi tutti belli in fila a Castiglione».
«Ma dico - si legge ancora in un post pubblicato sul gruppo facebook del comitato da Emily Casciaro -, i servizi sostitutivi, le informazioni in tempo reale all’utenza sull’app di Trenitalia (utile a informare solo quando i treni sono “stranamente” in orario) dove sono?».
«Questo è il servizio offerto da Trenitalia e strapagato dalla Regione Calabria e da noi pendolari. Ah, per la cronaca. Questo mese abbiamo pagato abbonamento maggiorato come se viaggiassimo in treno Frecciarossa da Bologna a Milano!. E della annunciata delibera di rimborso e rimodulazione delle tariffe del Presidente Occhiuto neanche l’ombra».
Corse in ritardo
Secondo quanto si apprende dalla stessa rappresentante del Comitato Pendolari, «il treno 5552 Cosenza-Reggio Calabria delle 5.36, è stato cancellato alle 6.10». I disagi hanno interessato anche altri treni. Come infatti visionabile dal sito e dalla app di Trenitalia è stato cancellato il regionale 21565, cancellato anche quello della tratta Cosenza-Paola (regionale 5554), con i passeggeri trasportati a bordo di un bus alla stazione della città tirrenica, mentre (aggiornato alle ore 7.43) viaggia con oltre 45 minuti di ritardo il convoglio regionale 5578, oltre 15 minuti invece il regionale 5496.
Ripartiti ma...
«Ore 07:00. Viabilità ripristinata in galleria Paola-Cosenza. Stiamo prendendo i primi treni che arrivano - scrive ancora su Facebook la rappresentante del Comitato -, siamo ammassati come pecore in carri bestiame. I biglietti costano il 60% in più e si viaggia pure in piedi (e naturalmente in ritardo!). E buongiorno!»