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Aveva ottenuto dal Tribunale della libertà il permesso di recarsi, nonostante gli arresti domiciliari, nel suo podere per coltivarlo, ma tra fagiolini e primizie stagionali i Carabinieri hanno trovato una piantagione di cannabis indica di 3.888 piante dell'altezza media di un metro.
Così, in contrada Carmine di Rosarno, nel Reggino i Carabinieri della locale tenenza hanno arrestato, in flagranza di reato, Giuseppe Furfaro, di 53 anni. L’uomo è accusato di produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente. Le piante di marijuana "olandese nana" coltivata, una varietà molto ricercata sul mercato, se immesse nel circuito illegale, avrebbero dato profitti per diversi milioni di euro poiché, spiegano gli inquirenti, il peso della sostanza stupefacente ricavata si aggirava intorno ai 280 chilogrammi. Le piante, successivamente, sono state distrutte sul posto dagli inquirenti.
Furfaro era agli arresti perché, nell'aprile del 2015, fu raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione "Gatta nel Sacco" che, a Rosarno, aveva disarticolato una banda di rapinatori che avevano messo a segno una lunga scia di colpi ai danni di un esercizio commerciale. L’uomo stato trasferito nella casa circondariale di Palmi (Rc) e, a seguito dell'udienza di convalida, gli è stata confermata la detenzione in carcere.