«La Calabria anche questa volta, purtroppo, contribuisce con ben 48 agglomerati coinvolti su 276 a livello nazionale. Questi agglomerati vanno ad aggiungersi ai 13 già condannati con la sentenza della Corte di giustizia europea del 19 luglio 2012 ed ai 108 ancora coinvolti dalla procedura 2014/2059». Ne ha dato annuncio qualche ora fa la eurparlamentare Laura Ferrara, che fa riferimento alla procedura d’infrazione per le carenze del sistema depurativo. Delle 48 comunità calabresi coinvolte nella procedura, ben quattro si trovano sul Tirreno cosentino: si tratta, in ordine alfabetico, di Belvedere Marittimo, Cetraro, Fuscaldo e Santa Maria del Cedro, benché quest'ultima abbia dimostrato negli ultimi tempi di aver completamente risolto i problemi legati alla depurazione, almeno a giudicare dai valori bassissimi di batteri fecali rinvenuti nei vari campionamenti delle acque.

«Una situazione gravissima per la Calabria ed i calabresi - dice ancora la rappresentante dei 5 stelle a Bruxelles - che pagano, prima di tutto in termini di salute pubblica e danni ambientali e poi anche in termini economici, l’assoluta mancanza di responsabilità di chi ci ha governato negli ultimi 20 anni».

La reazione del  Meetup “Amici di Beppe Grillo – Belvedere in MoVimento”

Non si è fatta attendere la reazione del gruppo politico di Belvedere, di orientamento pentastellato. In una nota, gli attivisti fanno sapere che «nell’estate 2017, il sindaco di Belvedere Enrico Granata (tramite Facebook) mostrava, in diversi video, come l’acqua uscisse “pulita” dal depuratore (la trasparenza dell’acqua non significa che la stessa non sia inquinata) rassicurando la cittadinanza. Alla luce di questi riscontri, chi è che ha “sbagliato”? Il Sindaco o chi l’ha sanzionato? Ed ancora: «Nell’agosto 2017 scrivemmo una missiva indirizzata al Sindaco Enrico Granata e all’Assessore all’Ambiente Vincenzo Spinelli avanzando una proposta riguardante la trasparenza degli atti del depuratore e della rete fognaria.

Nello specifico chiedemmo che l’amministrazione s’impegnasse a:

1) Creare apposito spazio sul sito istituzionale riservato alla depurazione (aggiornato costantemente);

2) Pubblicare tutte le analisi del depuratore dell’anno in corso e farle almeno a scansione settimanale durante l’estate;

3) Pubblicare la mappa della rete fognaria;

4) Pubblicare tutti gli interventi di manutenzione della rete fognaria e del depuratore.

Ovviamente tutte queste richieste sono rimaste disattese ed oggi troviamo Belvedere Marittimo tra i comuni calabresi coinvolti nella nuova procedura d’infrazione per le gravi carenze del sistema depurativo».