Ripreso in Corte d’Appello a Catanzaro il processo “Testa di Serpente", l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro i gruppi Porcaro e Abbruzzese. Le difese hanno aperto la seduta con le questioni preliminari prospettate al presidente Giglio. Per gli avvocati difensori è necessario rinnovare l’istruttoria dibattimentale affinché si sentano (o vengano eventualmente acquisiti i verbali) Roberto Porcaro, ex pentito, e Ivan Barone, attuale collaboratore di giustizia.

La richiesta è stata avanzata in prima battuta dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Giuseppe Belcastro, difensori di Francesco Casella, a cui si sono accodati poi gli altri penalisti che nel corso dell’udienza hanno sottoposto alla Corte, su parere favorevole della procura generale di Catanzaro, rappresentata in aula dalla dottoressa Marisa Manzini, sostituto procuratore generale, alcune richieste di concordato, novità introdotta dall’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia, nella riforma dedicata al processo penale. Già Porcaro e altri imputati del processo abbreviato di “Testa di Serpente”, avevano concluso anzitempo la vicenda giudiziaria.

Le richieste di concordato hanno riguardato Nicola e Luigi Abbruzzese (12 anni e 8 mesi più il pagamento di una multa), Marco Abbruzzese (15 anni e 3 mesi), Antonio Bevilacqua (6 anni e 7 mesi), Franco Abbruzzese alias “Brezza (circa 8 anni di reclusione) e Alberto Turboli (un anno e 5 mesi). Su queste posizioni c’è sostanzialmente accordo con la pubblica accusa.

Gli imputati che sperano invece in una riforma della sentenza di primo grado sono:

Domenico Iaccino (6 anni e 2 mesi in primo grado)
Pasquale Paco Germano (2 anni e 4 mesi in primo grado)
Adamo Attento (6 anni e 2 mesi e 20 giorni in primo grado)
Giovanni Drago (2 anni e 8 mesi in primo grado)
Andrea Greco (9 anni e 6 mesi in primo grado)
Antonio Marotta (9 anni e 6 mesi in primo grado)
Antonio Abruzzese (7 anni e 6 mesi in primo grado)
Claudio Alushi (7 anni e 8 mesi in primo grado).

Nella prossima udienza la Corte scioglierà la riserva su Porcaro e Barone. In caso di risposta negativa, la palla passerà alla procura generale per la requisitoria. Poi ci saranno le arringhe difensive. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Filippo Cinnante, Angela Caputo, Mariarosa Bugliari, Maurizio Nucci, Fiorella Bozzarello, Matteo Cristiani, Antonio Quintieri, Giorgia Greco, Cesare Badolato, Antonio Sanvito, Giuseppe Belcastro, Gaetano Maria Bernaudo, Cristian Cristiano, Vincenzo Guglielmo Belvedere e Cristian Bilotta.