Quanto anticipato è tenuto è alla fine avvenuto. La scrupolosità e i dubbi sollevati dalla Task force anti covid reggina hanno avuto ragione. I 70mila test rapidi a lettura visivi mandati dal ministero per lo screening di massa non sono attendibili. L’amministrazione reggina è stata, però, l’unica a porsi delle domande e scavare a fondo anche perchè non erano questi i test richiesti bensì quelli a fluorescenza, come ci ha spiegato il virologo Fabio Foti che domani sarà ospite del Reggino.it nel format “A tu per Tu – oltre la notizia.

Nell’ambito della riunione della task force anti-covid 19 svoltasi nella giornata di ieri pomeriggio, il sindaco Giuseppe Falcomatà ed il virologo clinico Fabio Foti, coordinatore dell’attività di “testing e tracing”, hanno chiarito alcuni aspetti legati al corretto utilizzo ed ai valori prestazionali dei tamponi antigenici rapidi a lettura visiva messi a disposizione dal Ministero della Salute per l’effettuazione di uno screening di massa sulla popolazione reggina con precisi target di riferimento su comunità chiuse e popolazione scolastica.

Nello specifico, «Tali test, sulla scorta di un rigoroso studio osservazionale retrospettivo condotto in collaborazione con l’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Mater Domini” di Catanzaro, la Caritas e la Croce Rossa locali, non sono specificatamente indicati per quanto precedentemente pianificato da questa amministrazione nell’ambito del progetto “io resto fuori” in quanto non in grado di intercettare, in percentuali significative di sensibilità e specificità, cittadini positivi asintomatici con bassa carica virale e/o infezione in fase iniziale.

Gli stessi test, se somministrati a soggetti esclusivamente sintomatici e/o paucisintomatici previa prescrizione medica ed obbligatoria ripetizione dopo 2-4 giorni, mostrano invece un notevole incremento dei valori di performance e quindi, in mancanza di altro test a lettura a fluorescenza disponibile, possono essere utilizzati, con le cautele del caso ed in stretta osservanza a detti criteri di riferimento, in contesti di supporto volontario al lavoro dell’Asp reggina come una postazione drive-in, ad esempio quella egregiamente gestita dal dottore Putortì a Pellaro.

Naturalmente l’amministrazione comunale, di concerto con tutta la task force continuerà l’opera di interlocuzione e confronto con il governo, affinché si possano acquisire dei test antigenici a lettura fluorescente utili per lo screening di massa che la nostra città intende, in ogni caso, realizzare. Accanto a ciò, riteniamo sia utile avviare, anche alla luce della stagione di vaccinazioni appena iniziata, un’attenta opera di programmazione orientata in modo specifico sul personale scolastico».