I fatti della vicenda risalgono agli anni '80. La sentenza è stata notificata il 9 agosto scorso: ad intentare la causa, Francescantonio Falletti, esponente di una delle storiche dinastie di proprietari terrieri
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Non bastasse il doppio incendio all’ex stabilimento Paradise e la singolare vicenda del consiglio comunale con un punto all’ordine del giorno trattato “a porte chiuse”, a complicare l’estate dell’amministrazione comunale di Siderno, è arrivata, nei giorni scorsi, anche la sentenza con cui il tribunale civile di Locri inchioda il Comune con un risarcimento “monstre” da quasi 200 mila euro più gli interessi maturati in una quarantina d’anni e le spese legali.
Fantasmi dal passato
I fatti risalgono al 1984: anche Siderno, come gran parte del paese, vive una fase di espansione imponente. La città cresce dal punto di vista economico e il mercato immobiliare segna vette mai più raggiunte. Nell’ottica dell’espansione territoriale a sud della cittadina jonica, molti terreni di proprietà di privati vengono lottizzati e venduti. Sarà il comune poi ad occuparsi delle strade e delle infrastrutture.
Una storia comune in tanti comuni della Locride “protagonisti” negli anni ’80 del sacco edilizio che ha investito tutti i centri della riviera: nel babilonico sistema di lottizzazioni di quegli anni, spesso i proprietari terrieri garantivano lo sfruttamento delle vie d’accesso ai lotti ai nuovi proprietari ma mantenevano la proprietà delle strade. Un problema che il Comune di Siderno si trovò ad affrontare già nel corso degli anni 90.
Sine titulo
La sentenza è stata notificata al comune il 9 agosto scorso. Ad intentare la causa, Francescantonio Falletti – esponente di una delle storiche dinastie di proprietari terrieri a Siderno – che aveva citato in giudizio l’Ente per un risarcimento da calcolarsi in 51,67 euro a metro quadrato (per un totale di un’area di 5 mila) più interessi.
Quattro le particelle catastali “incriminate”, tutte nella zona di Siderno più vicina a Locri. Richieste accolte dal tribunale civile che ha così condannato, in primo grado, il Comune «alla realizzazione di tutte le opere necessarie a riportare l’area… al pristino stato a propria cura e spese, nonché al pagamento della somma di 198 mila euro a titolo di risarcimento del danno da occupazione illegittima».
Secondo i giudici infatti «gli immobili intestati agli eredi di Simone Falletti» contenuti nelle quattro particelle passate al setaccio «nella misura ed estensione di 3576 metri quadri, risultano essere occupate sine titulo dal Comune di Siderno». I giudici hanno poi accolto anche l’altra richiesta avanzata da Falletti, fissando in 566 mila euro «la complessiva somma a titolo di indennità per occupazione sanante in ipotesi di provvedimento acquisitivo». Il comune di Siderno, attraverso una delibera di giunta, ha nominato l’avvocato per proporre appello alla sentenza.