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Fondi europei da destinare all'attivazione di servizi per anziani disagiati utilizzati per portare in vacanza la famiglia in Spagna. Con l'accusa di peculato aggravato e favoreggiamento personale il gip di Catanzaro Barbara Saccà ha disposto due misure cautelari agli arresti domiciliari, sette interdizioni dai pubblici uffici e tre denunce a piede libero nei confronti di altrettanti funzionari e dirigenti dell'Asp di Catanzaro.
Le dichiarazioni di Gratteri e di Bombardieri
Dure sono state le dichiarazioni del procuratore capo Nicola Gratteri: «Si tratta di un'indagine di qualità basata su intercettazioni chiare e inequivoche degli attori protagonisti. I fondi sottratti erano destinati al miglioramento dell'assistenza sanitaria agli anziani bisognosi che non hanno la possibilità di curarsi. Chi ruba deve andare in carcere. Gli indagati hanno sottratto in maniera cinica e scientifica soldi destinati agli anziani per fini personali».
Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha spiegato come la sottrazione di somme fosse realizzata grazie ad artifici contabili. «Vi era una documentazione ufficiale utile alla rendicontazione delle somme erogate dalla Comunità Europea e una documentazione artefatta creata appositamente per lucrare le somme. Fatture maggiorate e fondi europei destinati alla redazione di bandi per la gestione dei servizi agli anziani i quali non sono mai stati realizzati ma sono anche stati sottratti in maniera spudorata».
Durante la conferenza stampa è stato riferito di incontri immortalate dalle telecamere posizionate dagli uomini della Guardia di Finanza durante le quali ex post venivano registrate le presenze utili alla rendicontazione.