Le colonne mobili dei vigili del fuoco della Calabria sono partite nella notte per raggiungere i comuni siciliani colpiti dal terremoto registrato la scorsa notte, alle 3,19, con una magnitudo 4.8. Dopo la violenta scossa, in Calabria è stato immediatamente attivato il dispositivo di soccorso con l'invio di personale e mezzi, versione sisma, con quattro sezioni operative provenienti dalla Calabria (40 unità vigili del fuoco e mezzi).


Sono 10 le persone rimaste ferite, in maniera non grave, per i danni provocati dalla scossa: è quanto emerso dalle due riunioni che si sono tenute nelle prime ore di oggi al Centro coordinamento dei soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino. Tracciato un primo bilancio provvisorio dei danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell'autostrada A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull'asfalto della carreggiata vicino ad Acireale. Sono state 190 le telefonate giunte, tra le 3.23 e le 7 del mattino, al 112, di cui 150 smistate ai vigili del fuoco e 40 al settore di intervento medico. Nel frattempo nel Catanese, oltre alle squadre dei vigili del fuoco al lavoro dalla notte - arrivate anche da Siracusa, Messina e dalla Calabria - sta giungendo altro personale dei pompieri dalla Campania e da Lazio.