Cinque cittadini di origine marocchina, irregolari sul territorio nazionale, sono stati rintracciati dai carabinieri dopo aver minacciato di far esplodere una bombola.

Momenti di panico nella località costiera della Tonnara di Palmi, dove venerdì sera un gruppo di cinque marocchini ha provocato un allarme tra i residenti del posto che si sono immediatamente riversati per strada quando uno di questi, Mohamed Laaraky, 33 anni, ha minacciato di far esplodere sul lungomare una bombola di gas che aveva preso nell’abitazione dove, insieme agli altri connazionali, aveva trovato alloggio da pochi giorni grazie alla compiacenza del proprietario della stessa.

Verso le 18:30 Laaraky, in evidente stato di ebbrezza alcolica, è uscito dall’abitazione con la bombola, minacciando di morte i propri connazionali e tutte le persone presenti, appiccando fuoco con un accendino e provocando una fiammata di circa un metro, notata dai numerosi residenti del popolare rione.

Tra questi i più coraggiosi sono riusciti a strappargli dalle mani la bombola e a chiudere il rubinetto, spegnendo le fiamme. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, a seguito di una telefonata alla centrale operativa, Laaraky è stato tradotto nella caserma di Palmi, non prima di aver affermato di essere “il prescelto”, dove è stato trattenuto per svolgere gli accertamenti relativi alla regolarità della sua permanenza in Italia e per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Nel frattempo anche i coinquilini di Laaraky, che si erano allontanati dalla Tonnara a bordo di un’auto, sono stati fermati dai carabinieri e trattenuti nella caserma di Palmi per i relativi accertamenti.

Al termine delle verifiche svolte dai carabinieri, il prefetto di Reggio Calabria ha emesso il decreto di espulsione dal territorio italiano nei confronti dei cinque marocchini, che sono stati inoltre denunciati per permanenza clandestina sul territorio nazionale.

In particolare nei confronti del responsabile dello sconsiderato gesto, il Prefetto di Reggio Calabria ha adottato un provvedimento di espulsione per motivi di pubblica sicurezza. Il cittadino marocchino è stato immediatamente condotto al Cpr di Bari, in attesa delle successive operazioni di rimpatrio.

Un provvedimento che impedirà il rientro dell’uomo non solo sul territorio nazionale, ma in tutta l’area Schengen per i prossimi anni.

L’abitazione, che risulta essere stata affittata in nero dai cinque marocchini durante la breve permanenza alla Tonnara di Palmi, è stata invece sottoposta a sequestro, in forza della normativa vigente, che prevede il divieto assoluto di cedere a titolo oneroso un immobile di cui si abbia la disponibilità ad un cittadino straniero irregolarmente soggiornante nel territorio dello Stato.