Il Piano europeo è scandito da tappe e obiettivi precisi. Previste verifiche semestrali per l'erogazione delle risorse. Per le Centrali operative territoriali entro dicembre si dovrà completare la progettazione (ASCOLTA L'AUDIO)
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Questa volta non ci sarà spazio per le solite lungaggini burocratiche, per intoppi o ritardi che da sempre caratterizzano l’azione amministrativa calabrese. La buona riuscita del Piano nazionale di ripresa e resilienza si misurerà unicamente sulla capacità di rispettare i tassativi e rigidi cronoprogrammi scanditi in target e milestone dall’Europa che procederà a verifiche semestrali dal cui esito positivo dipenderà poi l’erogazione delle risorse.
Invitalia
Insomma, questa volta non sono ammessi errori e in considerazione della farraginosa burocrazia la Regione ha già deciso di far affidamento su Invitalia che gestirà le gare per la progettazione e poi gli affidamenti degli appalti per la realizzazione degli ospedali e delle case di comunità, delle centrali operative territoriali e di tutti gli altri interventi previsti nella missione 6 del piano nazionale di ripresa e resilienza, quella riferita ai finanziamenti destinato al settore sanitario.
Milestone
L’importo complessivo dell’operazione ammonta a 350 milioni di euro e gli interventi dovranno essere completati tassativamente entro il 2026 ma il percorso che separa dal traguardo è piuttosto lungo e per niente semplice. I cronoprogrammi di ciascuna opera sono scanditi da scadenze e la Regione già al momento dell’approvazione del programma operativo ha dichiarato di voler stipulare un accordo quadro con Invitalia finalizzato ad accelerare e snellire le procedure.
Le centrali
Ma la Calabria è in buona compagnia: sedici le Regioni che hanno deciso di percorrere la medesima strada, anche in considerazione dei tempi davvero stretti per la realizzazione di alcune opere. Tra queste vi sono ad esempio le centrali operative territoriali. La misura pesa in Calabria oltre tre milioni di euro con l’intento di creare dei nodi di collegamento tra i servizi domiciliari, territoriali e ospedalieri con la rete di emergenza.
Tempi stretti
Le procedure impongono tempi stretti. Già entro dicembre, ad esempio, bisognerà completare la progettazione esecutiva e a marzo del prossimo anno essere nelle condizioni di affidare i lavori per giungere a marzo del 2024 con le centrali già pienamente operative. In Calabria ne sono previste 21.
Case e ospedali
Tempi relativamente più dilatati per la realizzazione degli ospedali e case di comunità ma in ogni caso serrati. Il timing europeo prevede per queste opere il completamento della progettazione esecutiva entro marzo del prossimo anno e nel trimestre successivo (a settembre del 2023) l’affidamento dei lavori. Nel 2026 la Calabria dovrà avere 61 case di comunità e 20 ospedali attivi e dotati di attrezzature tecnologiche.
Supporto tecnico
Non è quindi un caso che la Regione abbia deciso di centralizzare ogni procedura e affidarsi a Invitalia per poter dimezzare i tempi. Nel programma operativo si legge infatti che «sulla base delle indicazioni fornite dalle aziende del servizio sanitario regionale sono state già definite, per ciascun intervento, le fasi prestazionali (progettazione, verifica, lavori, appalto integrato, collaudo) per cui si intende ricorrere al supporto tecnico-operativo di Invitalia».
Bandi di affidamento
Sulla base dell’accordo quadro, a metà luglio – tra qualche giorno, quindi – l’agenzia nazionale dovrebbe procedere alla pubblicazione dei bandi per le progettazioni, l’esecuzione e il collaudo delle opere. Una procedura che opera in maniera orizzontale per abbattere i tempi e consentire alla Calabria di non perdere neppure un centesimo.