Con l'inaugurazione del Polo sociale integrato di Taurianova, entra nel vivo la fase esecutiva del Piano Supreme, finanziato dal ministero delle Politiche sociali contro il caporalato. Tatiana Esposito, direttore generale del dipartimento Immigrazione, ha tagliato il nastro assieme all'assessore regionale Tilde Minasi e al sindaco Roy Biasi, entrambi della Lega, degli uffici che - gestiti dal consorzio Macramè - erogheranno servizi legali e di mediazione culturale, sociali e sanitari, con l'obiettivo di superare le difficoltà abitative e lavorative degli stranieri.

Taurianova, vincitrice assieme a Corigliano Rossano di un bando che stanzia 2.500.000 di euro per gli interventi nella Piana reggina, si dota anche di una "agenzia dell'abitare" che aiuterà l'incontro di domanda e offerta di locazione. Biasi inoltre ha illustrato un progetto esecutivo che prevede, nella zona di campagna dove esiste un insediamento degradato, la posa di moduli abitativi, la realizzazione di un mercatino di prodotti agricoli e strutture sportive.

«Con i finanziamenti ottenuti - ha detto il sindaco - acquisteremo anche 5 pulmini elettrici che assicureranno condizioni di trasporto che sfavoriranno il caporalato». L'assessore Minasi ha dichiarato che «l'integrazione dei migranti assicura condizioni di vita migliori per loro stessi e per i territori che li ospitano», mentre il presidente di Macramè Giuseppe Carrozza ha ricordato come sia già in corso la parte del progetto relativa alla ricerca di case da destinare ai migranti.

Dal canto suo Esposito ha chiarito che «la riuscita del Piano Supreme che coinvolge con fondi europei le regioni del Sud, si deve alla forte sinergia stabilita tra istituzioni, partenariato sociale e associazioni del terzo settore».

Il direttore generale prima di arrivare a Taurianova è stato a Rosarno dove ha consegnato un premio da 3.000 euro a Ibrahim Diabate, mediatore di Mediatereanean Hope della federazione delle chiese evangeliche che, dopo aver abitato nei ghetto della Piana, è oggi integrato, fa volontariato con la Croce Rossa. Una storia di riscatto e altruismo visto che, ha spiegato Francesco Piobbichi, l'assegno verrà devoluto per l'aquisto di barre luminose e luci che i migranti potrenno usare andando in bicicletta.