Il deputato di Forza Italia intervenendo a Montecitorio nella discussione sulla pregiudiziale di costituzionalità relativa alla certificazione verde: «Necessaria per latutela della salute pubblica»
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«Le ipotesi di limitazione della libertà di circolazione sono state previste a fronte di un motivo di tutela della salute pubblica, dato dalla stringente esigenza di evitare il diffondersi dell'epidemia da Covid e dall'altrettanto evidente necessità di tutelare beni di primario rilievo costituzionale». Così il deputato di Forza Italia, Andrea Gentile, intervenendo nell’Aula di Montecitorio nella discussione sulla pregiudiziale di costituzionalità relativa al Super Green Pass.
«Dunque, - continua il deputato - l'onere di dotarsi di una delle dette certificazioni appare sicuramente tollerabile rispetto a quanto deriverebbe dall'indiscriminato accesso di chiunque nei locali pubblici o aperti al pubblico, fattore che amplierebbe a dismisura le potenziali occasioni di contagio tra la popolazione, con il risultato di contribuire alla diffusione capillare dell'infezione, accadimento quest'ultimo che, laddove dovesse verificarsi, sarebbe destinato a esplicare incontrollabili, quanto devastanti, conseguenze sociali ed economiche».
Per Gentile «dette certificazioni, così come le correlate limitazioni nei confronti di coloro i quali non ne siano in possesso – ha aggiunto –, risultano dunque, sulla scorta di chiare evidenze scientifiche, un decisivo strumento per evitare che, stante il significativo aumento dei contagi, aumentino anche i ricoveri, e l'occupazione dei reparti di terapia intensiva. L'obiettivo ultimo, pertanto, è quello di creare le condizioni per evitare nuove e più stringenti limitazioni alla libertà personale di tutti, così come si è reso già necessario fare in precedenza».