Per la difesa il 26enne fu costretto ad accettare: «Aveva perso casa, lavoro e sicurezza». La sentenza è attesa per il prossimo 5 luglio
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Venti anni di reclusione per Mohamed Abdessalem, siriano di 26 anni, accusato di essere il sesto scafista del caicco Summer Love, naufragato davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023 e nel quale hanno perso la vita 94 migranti, tra i quali 35 minori, con un numero imprecisato di dispersi. È questa la richiesta che il pubblico ministero della Procura di Crotone Pasquale Festa, ha fatto stamane al termine dell'udienza del processo con rito abbreviato.
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Abdessalem è imputato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio colposo e di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il ventiseienne era stato arrestato nel dicembre 2023 nel carcere di Lecce dove era detenuto nel contesto dell'operazione "Astrolabio" della Dda della città salentina. Festa, nelle sue conclusioni, ha ricostruito il viaggio del Summer Love ed ha ribadito, sulla base delle dichiarazioni dei migranti, la sussistenza dell'accusa principale mossa nei confronti di Abdessalem: era lui al timone della barca quando ha fatto l'improvvisa virata e si è schiantata sulla secca di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023.
La tesi difensiva contenuta nella lettera prodotta dall'imputato al Tribunale di Crotone nella precedente udienza dell'11 giugno è quella di essere stato parte dell'equipaggio per le condizioni economiche nelle quali si trovava. «Ho perso casa, lavoro e sicurezza - ha scritto - e sono stato costretto ad accettare l'offerta di guidare la barca e fare un altro viaggio». La sentenza è attesa per il prossimo 5 luglio.