Dovrà concludersi entro metà maggio l'indagine sull'efficacia dei soccorsi in occasione del naufragio di steccato di Cutro del 26 febbraio 2023 che provocò la morte di 94 migranti, 35 dei quali minorenni. Scadono infatti i termini per l'emissione dell'avviso di conclusione indagini ed il sostituto procuratore di Crotone Pasquale Festa, a margine del processo contro i presunti scafisti in corso in Tribunale, ha fatto capire che non intende chiedere proroghe ulteriori.

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Il termine massimo, comunque, è diciotto mesi al termine dei quali deve essere notificato l'eventuale avviso di conclusione delle indagini. Al fascicolo manca la relazione dell'ammiraglio Salvatore Carannante, consulente della Procura.

L'indagine, come è emerso in occasione dell'esecuzione di un decreto di perquisizione eseguito nel giugno scorso in alcune sedi della Guardia di finanza e della Guardia costiera, al momento riguarda sei persone i nomi dei tre dei quali sono stati omissati. Gli altri indagati sono appartenenti alla Guardia di finanza e sono il tenente colonnello Alberto Lippolis, comandante del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, il sottufficiale Antonino Lopresti, dello stesso Roan, che era l'operatore di turno la notte in cui si verificò il naufragio, e il colonnello Nicolino Vardaro, comandante del Gruppo aeronavale di Taranto.