In Calabria per un incontro organizzato dal suo sindacato, il segretario parla all'indomani del vertice in Cittadella sui 3 miliardi destinati all'arteria ionica: «Anticipazioni positive». Sì al Ponte ma «necessario investire anche sulle altre infrastrutture». E sullo scippo di risorse al Sud consiglia di abbassare i toni
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Un investimento importante, tre miliardi con un impegno tutto da verificare però le anticipazioni sono positive». Così il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, commenta l'esito del vertice di ieri in Cittadella durante il quale Anas ha fornito rassicurazioni sulla prossima cantierizzazione di una parte della statale 106, due lotti a partire dal 2025. «Bisogna che il Governo recuperi risorse necessarie ad investire sulle infrastrutture calabresi. Noi guardiamo con interesse a questo investimento del Ponte sullo Stretto di Messina ma bisogna fare anche le altre opere complementari».
La strada infinita | Statale 106, entro il 2030 finiti i primi due tratti: 3 miliardi per 80 Km. Ma per l’intera opera ne servono altri 15
Protesta quando serve
Alta velocità, elettrificazione della linea ionica. Il tema delle infrastrutture resta nell'agenda del sindacato che continua a mantenere un rapporto di non belligeranza con il Governo: «Proposte sempre, confronto sempre, la protesta quando serve» conferma il segretario, questo pomeriggio a Catanzaro per un incontro organizzato dalla Cisl Magna Grecia - Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Risorse al Sud
Mano tesa anche sul delicato capitolo delle risorse scippate al Sud. Oltre 3 miliardi dal fondo per la perequazione infrastrutturale, l'accusa arriva dall'ex ministro Mara Carfagna: «Noi abbiamo fatto un incontro giorni fa con il ministro Fitto, con la cabina di regia per un aggiornamento sullo stato di attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza - specifica il sindacalista - e abbiamo sollecitato Fitto e il Governo a fare un punto anche sugli altri strumenti, sul fondo sviluppo e coesione, sulla nuova stagione di ripartenza dei fondi strutturali 21/27, anche qui io direi di abbassare i toni, di evitare le polemiche e di stare al merito e ai contenuti».
Nuovo scippo | Autonomia differenziata senza Lep e scippi al Sud: l’ultimo colpo di mano cancella 3,5 miliardi in nome del Ponte
Il lavoro
Poi le infinite vertenze dei precari calabresi, tirocinanti in testa ancora in attesa di una risposta: «Bisogna stimolare la Regione a mettere in campo interventi finalizzati a stabilizzare il precariato storico nella pubblica amministrazione, negli enti locali, nel settore della giustizia. La battaglia per il lavoro è centrale e prioritaria per una regione che continua ad avere tassi di disoccupazione altissimi e che soffre un disallineamento forte tra la domanda e l'offerta di lavoro. Noi dobbiamo eliminare questa assurda contraddizione di avere milioni di giovani che non studiano, non lavorano, non si formano e al tempo stesso avere tantissime richieste dal sistema delle imprese che cerca e non trova manodopera qualificata. Il vero tema è investire sulle politiche attive, sulla formazione e sulla riqualificazione».